Mark Rutte, Segretario generale della Nato, avverte: “Non siamo in guerra ma nemmeno in pace. Il futuro della sicurezza europea”.
Il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel corso della sua prima audizione al Parlamento europeo, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale. “Non siamo in guerra, ma nemmeno in pace”, ha dichiarato Rutte, parlando alle commissioni congiunte Affari esteri e Sicurezza e difesa.
Il sostegno necessario all’Ucraina
Secondo Rutte, l’esito del conflitto in Ucraina sarà cruciale per il futuro della sicurezza europea. “Sono profondamente preoccupato per la situazione della sicurezza in Europa. Vogliamo che questa guerra finisca e che la pace duri. Non so come finirà la guerra, ma so che Putin non si fermerà se riuscirà ad avere la meglio in Ucraina”, ha aggiunto.
Ricordando le precedenti aggressioni russe contro la Georgia nel 2010 e contro l’Ucraina nel 2014 e nel 2022, Rutte ha sottolineato che una vittoria russa in Ucraina rappresenterebbe un pericolo per la stabilità globale.
Rutte ha inoltre evidenziato l’importanza di supportare l’Ucraina affinché possa negoziare in una posizione di forza. “Il futuro della sicurezza europea e globale dipende dall’esito della guerra in Ucraina”, ha ribadito. Per garantire una pace duratura, è necessario evitare un accordo che rafforzi i regimi autoritari. “La pace non durerà se la guerra finirà con un accordo in cui i leader di Russia, Cina, Corea del Nord e Iran si daranno il cinque e si sentiranno più forti”, ha avvertito.
Durante l’incontro recente a Ramstein, Stati Uniti e Unione Europea hanno annunciato nuovi aiuti militari ed economici per sostenere l’Ucraina. Secondo Rutte, è essenziale continuare su questa strada. “Sono convinto che la pace potrà durare solo se l’Ucraina si presenterà al tavolo in una posizione di forza per negoziare meglio”, ha affermato.
Il ruolo chiave della Nato e dell’Europa
Rivolgendosi agli europarlamentari, il Segretario generale della Nato ha concluso con un appello: “So di poter contare su di voi per mantenere il sostegno e continuare a rafforzare la nostra difesa”.
Le dichiarazioni di Rutte sottolineano come il conflitto in Ucraina non sia una crisi limitata a un singolo Paese, ma una questione di sicurezza europea e globale. Il futuro del continente dipende dalla capacità dell’Ue e della Nato di lavorare insieme per contrastare le minacce provenienti dall’esterno.