Ryan, picchiato dal compagno della nonna: “Ha continui flashback”

Ryan, picchiato dal compagno della nonna: “Ha continui flashback”

Il piccolo Ryan, il bimbo di Ventimiglia di sei anni picchiato brutalmente dal compagno della nonna, ha continui flashback dalla vicenda.

Sono emerse nuove notizie riguardo le condizioni del piccolo Ryan, il bimbo di Ventimiglia picchiato selvaggiamente dal compagno della nonna. Secondo quanto appreso, sembrano in miglioramento le condizioni del piccolo di sei anni. A causa della traumatica vicenda di cui è stato vittima, però, continua a soffrire di continui incubi e ricordi confusi. 

Il bambino era finito in ospedale poco prima di Natale, accompagnato dalla nonna e dal suo compagno. Quest’ultimo è responsabile di quanto accaduto al piccolo. L’uomo infatti ha picchiato il bambino fino a renderlo incosciente. Il motivo, a suo dire, è che il bimbo non lo faceva lavorare.  

Lo stress post traumatico

A causa del trauma subito, il piccolo Ryan – nonostante sia in fase di ripresa – continua a soffrire di flashback, anche notturni, a causa dello stress post traumatico. In seguito alla vicenda il bambino è stato sistemato in una stanza di terapia intensiva, in isolamento, all’ospedale Gaslini di Genova. 

Secondo quanto appreso, il bambino avrebbe i ricordi molto confusi su quanto accaduto. Appena sveglio avrebbe chiesto: “La nonna è morta?”. Ma la confusione non riguarda solo il giorno in cui è avvenuto il trauma: adesso gli inquirenti dovranno analizzare nel dettaglio i ricordi del piccolo, nel tentativo di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.  

Attualmente, l’ipotesi di un incidente probatorio in forma protetta pare non possa attuarsi nel breve periodo. Il piccolo Ryan ha subito un’operazione al braccio a causa delle fratture riportate. Arriva anche una buona notizia: l’intervento alla colonna vertebrale, a causa della frattura di otto vertebre, potrà essere evitato. 

Il bimbo è stato ricoverato lo scorso 19 dicembre, lo stesso giorno in cui è accaduto l’impensabile. La vittima è stata ritrovata nel cortile in via Gallardi, dietro l’abitazione della nonna paterna: aveva evidenti traumi su tutto il corpo. 

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