In una recente intervista, Sabrina Ferilli si sbilancia sulla politica e attacca duramente la sinistra e il suo “distacco” dal popolo.
L’attrice Sabrina Ferilli si è recentemente detta delusa dalla direzione intrapresa dalla sinistra moderna, che – a suo dire – avrebbe perso il contatto con il popolo.
In un’intervista al Fatto Quotidiano, riportata da Open, ha criticato duramente l’incapacità della sinistra di affrontare temi concreti come sicurezza, sanità e immigrazione, questioni “monopolizzate dalla destra“.
Secondo l’attrice, osservare le recenti elezioni negli Stati Uniti dovrebbe servire – in qualche modo – come monito alla sinistra. “La sinistra è questa, la vedo veramente dura. Un’élite che parla a un’altra élite“, attacca.
Le accuse di Sabrina Ferilli alla sinistra
Sabrina Ferilli affronta con durezza la gestione della sinistra negli Usa sulle questioni migratorie e sulla sicurezza. Secondo lei, i nuovi migranti sarebbero arrabbiati per le agevolazioni inaspettate concesse agli ultimi arrivati.
“Molti di loro hanno affrontato sacrifici clamorosi per inserirsi nel contesto statunitense, con regole strettissime“, spiega, “Mentre gli ultimi immigrati hanno ottenuto facilitazioni impensabili prima“.
L’attrice critica anche l’attenzione della sinistra verso temi che – pur legittimi – rischiano di oscurare altre urgenze. Questioni come la discussione su “maschio, femmina o neutro” e sulla fluidità di genere. Come spiegato: “Per carità, sono una questione, ma non possono diventare l’unica o la principale“.
Perché gli americani hanno scelto Trump
L’attrice Sabrina Ferilli non nasconde di essere rimasta colpita dai recenti sviluppi della politica americana, che hanno visto Donald Trump ottenere nuovamente il sostegno di una larga fetta dell’elettorato.
“Non lo ritengo una persona da stimare, non è il mio ideale di politico“, ha dichiarato, pur ammettendo di non essere sorpresa del suo ritorno sulla scena. Per la l’attrice, la sinistra americana, rappresentata da figure come Kamala Harris, ha perso la coerenza.
La vice presidente, secondo l’attrice, avrebbe inizialmente promosso l’apertura delle frontiere, per poi cambiare drasticamente approccio e adottare posizioni più dure sull’immigrazione, “inseguendo Trump“.