Sacchi, shock: “Il Milan non ha collettivo, dipende solo da Leao”

Sacchi, shock: “Il Milan non ha collettivo, dipende solo da Leao”

Le considerazioni dell’ex allenatore rossonero Sacchi sulle prestazioni del Milan e sul contributo di Leao alla squadra.

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e voce autorevole nel panorama calcistico, ha espresso le sue perplessità sulle recenti prestazioni del Milan. Nonostante la vittoria contro il Verona, Sacchi non si lascia abbindolare dal risultato. Parla così l’ex tecnico rossonero alla Gazzetta dello Sport: “Il Milan sembra ancora in difficoltà. Vincere contro il Verona è un’impresa, ma la vera questione è che il Milan di Pioli non si presenta come un vero e proprio collettivo“, afferma Sacchi. Secondo lui, un collettivo si riconosce dalla capacità di muoversi in sintonia, sia in fase di possesso che senza palla.

Arrigo Sacchi

I giocatori e la visione dell’allenatore

Sacchi si interroga sulla scelta dei giocatori e sulla loro aderenza al progetto di Pioli. “Spero che Pioli abbia selezionato i giocatori basandosi sulle loro caratteristiche tecniche e umane“, dice Sacchi. L’ex allenatore sottolinea l’importanza di conoscere i giocatori non solo come professionisti ma anche come individui. Questo permette all’allenatore di sfruttare al meglio le loro potenzialità. Tuttavia, Sacchi riconosce che ci vuole tempo per costruire una squadra solida e coesa.

Il caso Leao

Rafael Leao, attaccante del Milan, è al centro delle critiche di Sacchi. Nonostante il suo recente gol, Sacchi ritiene che Leao rappresenti un ostacolo alla formazione di un collettivo. “Il Milan dipende troppo da Leao. Il suo atteggiamento in campo e la sua mancata partecipazione al gioco di squadra impediscono al Milan di evolversi come collettivo“, sostiene Sacchi. Per lui, se il Milan vuole competere a livello europeo, è essenziale che tutti i giocatori siano allineati al progetto e siano pronti a sacrificarsi per il bene della squadra.