Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si esprime sulla controversia dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.
La recente decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi ha scatenato una tempesta di polemiche, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso le sue preoccupazioni attraverso una lettera aperta indirizzata a Marina Berlusconi, primogenita del fondatore di Mediaset e del partito Forza Italia.
Nel suo messaggio, Sala non nasconde il suo disappunto riguardo alla scelta di dedicare l’aeroporto a una figura così divisiva nella storia politica italiana.
Sala risponde alla polemica sull’Aeroporto di Malpensa
Sala esordisce elogiando Marina per la sua intelligenza, ma prosegue sottolineando le tensioni che questa decisione ha riacceso nel paese. “Cara Marina, la reputo da sempre una persona intelligente e le sue recenti dichiarazioni me ne hanno dato conferma,” scrive il sindaco. “Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità?” Come ripreso da affaritaliani.it.
Sala critica la rapidità con cui è stata presa questa decisione, suggerendo che avrebbe potuto essere gestita in modo più ponderato per evitare il riaccendersi di vecchie ferite.
Le preoccupazioni politiche di Sala
Nel suo messaggio, Sala evidenzia come l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi sia percepita come un atto politico piuttosto che un omaggio neutrale.
Il sindaco sottolinea che questa iniziativa, promossa dall’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), un organismo che dovrebbe essere tecnico e non politico, solleva preoccupazioni sulla possibile politicizzazione delle decisioni relative agli aeroporti italiani.
“Ora abbiamo conferma che questo atto è un’iniziativa del presidente di Enac, un ente tecnico che di politico non dovrebbe avere niente,” dichiara Sala. “Tra l’altro, se Enac vuole fare politica, che garanzia avranno i gestori degli aeroporti italiani?” Come ripreso da affaritaliani.it
Nonostante riconosca i limiti del suo potere giuridico in questa questione, Sala promette di continuare a esprimere le sue preoccupazioni pubblicamente. “È mio dovere farlo,” afferma con determinazione, ribadendo il suo impegno verso i valori che lo hanno portato a diventare sindaco di Milano.
Sala conclude il suo messaggio con una nota personale, respingendo le critiche e le provocazioni ricevute dai suoi oppositori politici, sottolineando che la sua voce continuerà a farsi sentire.