Visibilità alta e ospiti di primo piano
La sedicesima edizione del Salone della Giustizia 2025 si conferma come una delle piattaforme più rilevanti di dialogo pubblico sul tema della giustizia. L’evento ha registrato un’ampia eco mediatica, con un volume significativo di citazioni e menzioni nel periodo tra fine ottobre e inizio novembre, e con una distribuzione capillare su diverse tipologie di media e fonti.
Parallelamente all’attenzione mediatica, il calibro delle presenze ha confermato il prestigio dell’appuntamento: la partecipazione di figure di assoluto primo piano delle istituzioni italiane, tra cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oltre ai rappresentanti dell’ANM, al Copasir, a vertici delle forze armate e a dirigenti di massimo livello del sistema giudiziario e dell’informazione nazionale, ha contribuito ad elevare il livello del confronto.

Nei tre giorni del Salone, i panel hanno affrontato alcune delle questioni più sensibili per l’Italia di oggi: riforma della giustizia, tutela dei diritti fondamentali, sicurezza energetica, diplomazia contemporanea, criminalità finanziaria, intelligenza artificiale applicata ai sistemi giuridici, sanità e sicurezza sociale. Gli incontri hanno generato analisi puntuali e prospettive differenti, alimentando un dibattito di alto profilo, vivace e spesso diretto.
L’ampio riscontro mediatico e la composizione di ospiti istituzionali di primo livello confermano il ruolo del Salone come luogo di dialogo e approfondimento tra istituzioni, professionisti del diritto, accademia e cittadini. Un confronto reale e libero che ha contribuito ad arricchire la riflessione pubblica sulle grandi sfide che attraversano il sistema giustizia italiano e la sua evoluzione.