Salta la proroga del blocco dei licenziamenti. Orlando attacca: “Nessun inganno. Confindustria e Lega hanno fatto muro”.
ROMA – Salta la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto. Il braccio di ferro tra Confindustria e il ministro Orlando, al momento sembra essere stato vinto dagli industriali. Nessun terzo scaglione ma da luglio le grandi imprese e dal 31 ottobre le piccole potranno riprendere a licenziare.
Nel provvedimento, in queste ore sul tavolo di Palazzo Chigi, è confermata la norma che consente alle aziende di non pagare le addizionali previste dalla legge in caso di utilizzo della Cig ordinaria senza licenziare.
Orlando si difende: “Confindustria e Lega hanno fatto muro”
Nel mirino delle critiche nelle ultime ore era finito il ministro Orlando. L’ex vicesegretario dem, però, si è difeso con i suoi collaboratori attaccando parte della maggioranza. “Ho proposto una proroga selettiva del blocco dei licenziamenti – la posizione del ministro – perché sono profondamente convinto che occorrono tutti gli strumenti possibili per affrontare il passaggio di giugno […]. La proposta era emersa al tavolo con le parti sociali, poi Lega e Confindustria hanno fatto muro e Draghi si è dovuto trovare a fare una sintesi“.
“Ecco perché – ha aggiunto Orlando, riportato da La Repubblica – sono particolarmente amareggiato dalle ricostruzioni non reali di questi ultime giorni relative ad un presunto inganno. Noi abbiamo rispettato tutte le procedure“.
Il confronto con Confindustria e parti sociali
Il confronto con Confindustria e parti sociali prosegue e i sindacati hanno chiesto al governo di inserire nel decreto Sostegni bis i ristori per i collaboratori, ancora senza tutele. Una richiesta avanzata a pochi giorni dall’approvazione in Consiglio dei ministri e la discussione potrebbe essere affrontata in Parlamento durante la conversione in legge.
Da capire ancora se ci saranno i fondi disponibili per questa misura. Non si esclude la possibilità di ulteriori soldi per poter finanziare il provvedimento.