Il processo a Matteo Salvini entra nella sua fase decisiva: ecco con chi ha trascorso queste ore cruciali e cosa ha fatto in giro per Palermo.
Matteo Salvini sceglie il cuore della città per trascorrere le ore che precedono la sentenza del processo Open Arms, previsto nell’aula bunker del carcere Pagliarelli. Il vicepremier, accompagnato da alcuni dirigenti del partito, ha pranzato nel celebre bar Spinnato, icona della cucina palermitana, mostrando una serenità ostentata tra arancine, sfincioni e selfie con i passanti.
Salvini, un pranzo tra politica e tradizione siciliana
A tavola con Salvini erano presenti il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il vicesegretario della Lega Claudio Durigon, il parlamentare Alessandro Morelli e il commissario del partito in Sicilia Nino Germanà.
Con loro anche Massimo Casanova, proprietario del Papeete Beach, simbolo delle estati romagnole e delle vacanze “mediatiche” del leader leghista.
Il menù, all’insegna della tradizione palermitana, comprendeva alcune delle più iconiche specialità locali: arancine, sfincioni, pizze al taglio e anelletti al forno, per un conto totale di 531 euro.
Concluso il pranzo, Salvini ha smaltito i carboidrati con una passeggiata lungo via Roma e via Principe di Belmonte, fermandosi per foto e selfie con curiosi e giornalisti.
Accompagnato dalla compagna Francesca Verdini, ha scelto di vivere questa giornata delicata nel pieno centro cittadino, sotto gli occhi di telecamere e fotografi.
Processo Open Arms: sei anni richiesti dalla Procura
La giornata rappresenta un momento cruciale per Salvini, imputato per rifiuto d’atti d’ufficio e sequestro di persona per non aver consentito lo sbarco della nave Open Arms nel 2019, quando era ministro dell’Interno.
La Procura ha chiesto una condanna a sei anni di carcere.
L’aula bunker del Pagliarelli, gremita di giornalisti, parlamentari e politici locali, ha visto il sostegno del partito leghista: oltre a Valditara e Durigon, presenti anche l’eurodeputata Annalisa Tardino, il deputato regionale Vincenzo Figuccia e il sindaco di Furci Siculo Matteo Francilia.Il dispositivo della sentenza, secondo il presidente del Tribunale Roberto Murgia, non sarà letto prima delle 18. Tuttavia, i tempi potrebbero protrarsi, lasciando spazio a un’attesa che Salvini ha scelto di vivere a favore di telecamere e sotto i riflettori.