Presidenza delle Camere, Salvini e Di Maio a colloquio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Verso il nuovo governo, il M5S vuole dettare le condizioni

Luigi Di Maio Movimento 5 Stelle

Governo, Di Maio non fa passi indietro e rivendica per i grillini lo scranno più alto di Montecitorio.

ROMA – Matteo Salvini, dopo aver ottenuto dagli alleati Berlusconi e Meloni l’incarico di condurre le trattative per il Centrodestra con riferimento all’elezione dei presidenti delle due aule del Parlamento, ha preso il telefono chiamando Di Maio, Martina e Grasso.

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Le parole del leader della Lega

A nome della coalizione più votata dagli italiani ho ritenuto mio dovere telefonare a Di Maio, Martina e Grasso, per aprire un dialogo sulle presidenze delle Camere per garantire agli italiani che si perda meno tempo possibile e che si rispetti il voto del 4 marzo. Rendere più veloci e trasparenti i regolamenti, tagliare vitalizi e spese inutili sarà una nostra priorità“.

LUIGI DI MAIO
LUIGI DI MAIO

La replica di Di Maio

Ho ricordato a Salvini che il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati“. Così Luigi Di Maio in un post su facebook. Poi: “Per noi questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l’attribuzione al Movimento della presidenza della Camera dei Deputati“.

M5s, Beppe Grillo ai militanti: “Sarò sempre la vostra voce”

Io sono sempre con voi e sarò la vostra voce quando non ne avrete più. Grazie, semplicemente grazie. Vorrei guardarvi negli occhi, uno ad uno. Grazie  a chi mi racconta i propri pensieri, anche con poche parole. Grazie a chi mi spinge a non mollare (come potrei?!), chi mi dà consigli, invia segnalazioni, chi si ravvede e si complimenta” esordisce Beppe Grillo in un post pubblicato sul proprio blog.

Grazie a chi si propone per cambiare questo Paese, un Paese di sognatori e inventori. Perché noi italiani siamo così, siamo senza un quattrino ma in tasca abbiamo idee fantastiche, pazze, folli. È la nostra più grande ricchezza. Ma il mio grazie, il più forte e perché no, gridato, così che davvero vi giunga fino alla porta di casa, è per chi non ce la fa più, per chi lotta ogni giorno contro uno Stato assente, per chi non ha smesso di arrendersi nonostante la miriade di problemi economici, burocratici, di salute. A chi perde tutto, si spezza la schiena e continua a sorridere al mondo.

Grazie a tutte le famiglie che ogni giorno vivono la disabilità, con i propri figli, i propri cari, e che nonostante ciò riescono a trovare la forza di reagire e far sentire la propria voce, davanti ad un mondo che li ha resi invisibili. Il mio grazie è per voi, che ogni giorno ripartite da zero pur consci delle difficoltà immani che dovete sostenere. Uno stato che non tutela i più deboli non è degno di definirsi tale”.

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ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2018 11:28

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