Tensioni nella Lega, Gian Marco Centinaio avverte Roberto Vannacci: ecco le sue parole in un’intervista pubblicata da La Stampa.
Dopo il “col c***o” pronunciato da Attilio Fontana contro Roberto Vannacci durante il congresso della Lega Giovani, il clima nel partito si fa sempre più teso. Le frizioni interne emergono con chiarezza, e il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio interviene con parole nette nei confronti dell’ex generale. Ecco, le dichiarazioni in un’intervista pubblicata sul sito de La Stampa e riportata da Affari Italiani.

“Vannacci inizi a rispettare le regole della Lega”
“Vannacci inizi a rispettare le regole della Lega. Se non gli vanno bene, faccia il suo partito. Se invece dice di volerle cambiare, vuol dire che vuole puntare alla leadership e a me questo non sta bene”, afferma Gian Marco Centinaio in un’intervista a La Stampa.
Secondo il vicepresidente del Senato, la Lega è un partito con una struttura consolidata e una guida ben definita: “Deve capire che è entrato in un partito strutturato, che ha già un suo leader, Matteo Salvini. Ed è il nostro segretario che prende le decisioni. Se vuole essere accettato, è Vannacci che deve salvinizzarsi“.
Un passaggio cruciale dell’intervista riguarda l’affermazione del generale di voler “vannaccizzare” la Lega, interpretata da molti come una messa in discussione della leadership del partito. “Per questo si sono attivati gli anticorpi“, chiarisce il vicepresidente.
“Sono sicuro che Salvini abbia parlato con lui…”
Gian Marco Centinaio affronta anche la questione delle possibili candidature che Roberto Vannacci vorrebbe inserire nelle liste della Lega alle prossime elezioni regionali: “Per me è un problema se poi ne pagano il prezzo i nostri militanti che non trovano lo spazio che meritano“.
Il vicepresidente del Senato conclude la sua intervista a La Stampa mostrando fiducia nell’intervento riservato del segretario del partito: “Sono sicuro che Salvini abbia parlato con lui senza passare dai giornali. Spero che gli abbia detto quel che doveva e che ora Vannacci la smetta“.