Sallusti potrebbe rendere felice la Meloni: arriva la proposta di Salvini, ecco quale

Sallusti potrebbe rendere felice la Meloni: arriva la proposta di Salvini, ecco quale

Matteo Salvini sostiene una proposta che potrebbe far gioire la Meloni: ecco il presunto ruolo che potrebbe prendersi Alessandro Sallusti.

Il nome di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale e biografo di Giorgia Meloni, torna a farsi strada come potenziale candidato del centrodestra per le elezioni comunali di Milano. Secondo quanto riportato da Il Foglio, l’idea di candidare Sallusti avrebbe il pieno appoggio di Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, che lo ritiene “l’uomo giusto per riprendersi Milano” dopo la sconfitta di Letizia Moratti sedici anni fa.

Sallusti sindaco di Milano? La proposta di Salvini che piace alla Meloni

La candidatura di Sallusti non sarebbe nuova: già nel 2021 il suo nome era stato avanzato, ma il giornalista declinò, lasciando spazio a Luca Bernardo, una scelta che sollevò polemiche. 

Anche Silvio Berlusconi, dieci anni fa, aveva proposto il direttore per guidare la corsa a Palazzo Marino, segno della stima trasversale che Sallusti gode nel centrodestra.

Sul fronte del centrosinistra, il sindaco uscente Beppe Sala non potrà ricandidarsi per un terzo mandato nel 2027. Sala ha già indicato Mario Calabresi, ex direttore di Repubblica e La Stampa, come un nome valido da sostenere. 

Tra le alternative civiche spicca Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico di Milano.

Tuttavia, la segretaria del Pd, Elly Schlein, punta su Pierfrancesco Majorino, già appoggiato dal Pd milanese e considerato favorito per eventuali primarie. 

Nonostante ciò, le preoccupazioni dei riformisti riguardano la sua capacità di vincere contro un candidato forte del centrodestra, rendendo la sfida per il centrosinistra tutt’altro che scontata.

Un confronto tra visioni opposte

L’eventuale candidatura di Sallusti potrebbe segnare un cambio di passo per il centrodestra nella città meneghina, che dal 2011 vede una guida progressista.