Matteo Salvini critica le politiche UE sul divieto di vendita di auto a combustione dal 2035, definendolo un suicidio economico.
Durante la cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto di Torino, Matteo Salvini ha espresso nuovamente il suo dissenso riguardo alle politiche dell’Unione Europea sul futuro delle automobili. Secondo il ministro dei Trasporti, il piano di mettere fuori legge le auto a benzina e diesel a partire dal 2035 rappresenta un “suicidio economico, sociale, industriale e ambientale“.
Salvini ha sottolineato l’importanza di mantenere la cosiddetta “neutralità tecnologica“, permettendo ai consumatori di scegliere se acquistare un’auto elettrica o continuare con i veicoli a combustione interna nei prossimi decenni.
Salvini critica il divieto UE per le auto a benzina e diesel dal 2035
“La prossima settimana sarò a Budapest con i miei colleghi ministri dei trasporti europei per riportare il buonsenso. L’ideologia non può prevalere sulla realtà economica e industriale“, ha affermato Salvini. La sua preoccupazione principale riguarda l’impatto che il divieto delle auto a combustione potrebbe avere sull’economia italiana e sull’industria dell’automotive, da sempre uno dei pilastri del settore manifatturiero del paese.
La situazione di Stellantis e il futuro dell’auto italiana
Un altro tema caldo toccato da Salvini è stato il futuro di Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici mondiali, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il gruppo francese PSA. Il ministro ha espresso preoccupazione per la situazione degli stabilimenti italiani, come quello di Mirafiori, che ha recentemente subito dei rallentamenti. “Sono fiducioso sul futuro del settore automobilistico in generale“, ha detto Salvini, “ma ci sono dei dubbi sulla gestione e sugli investimenti di Stellantis. Dovrebbero essere i proprietari a spiegare come sono stati utilizzati i finanziamenti pubblici e quale sarà il destino delle fabbriche italiane“.
In risposta, Stellantis ha invitato Salvini a visitare i propri stabilimenti in Italia, sottolineando che l’azienda sta investendo nella transizione verso una mobilità più sostenibile e tecnologicamente avanzata. Il gruppo ha confermato il proprio impegno per garantire un futuro solido al settore industriale italiano, nonostante le sfide della transizione ecologica.