Saman, giudice pakistano favorevole all’estradizione del padre

Saman, giudice pakistano favorevole all’estradizione del padre

Adesso sul padre di Saman Abbas dovrà pronunciarsi il governo del Pakistan, dato che non esistono accordi bilaterali con l’Italia.

Sul caso di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara il 30 aprile del 2021, arriva il via libera all’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, padre della vittima. L’uomo, insieme ad altri quattro parenti, sarebbe accusato dell’omicidio della ragazza.

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La decisione sul padre di Saman

Il magistrato giudicante della corte distrettuale di Islamabad si è espresso favorevole all’estradizione di Shabbar Abbas. Secondo quanto appreso, il giudice ha respinto l’ulteriore istanza di rilascio su cauzione della difesa.

Ora Abbas potrà impugnare il documento alla Alta Corte di Islamabad. La decisione finale sarà del ministero della Giustizia pachistano, il parere più importante dal momento che non ci sono ancora accordi bilaterali tra Italia e Pakistan.

Il magistrato ha inoltre disposto che il padre di Saman rimanga a disposizione delle autorità italiane nel carcere di Adyala, per il collegamento in videoconferenza con le udienze in corso in Italia. Si attende la decisione finale da parte del gabinetto del ministro sulla richiesta di estradizione formulata dall’Italia.

I commenti dei legali

A dare annuncio del nuovo passo sul processo che vede imputato Shabbar Abbas, è stato l’avvocato dell’uomo Akhtar Mahmood, dicendo: “Il governo del Pakistan può bloccare la decisione, in base alla sezione 13 dell’Extradition act del 1972”.

“Quello della Corte pakistana è un parere tecnico, ora vedremo la decisione dello Stato pakistano. Noi speriamo di vedere Shabbar Abbas, in Italia prima della sentenza”, ha affermato invece Barbara Iannuccelli, legale di parte civile nel processo in Italia per l’omicidio di Saman Abbas, uccisa a Novellara, strozzata o strangolata.

Riguardo ai tempi è difficile fare pronostici, ma speriamo che la decisione del Pakistan sia a breve perché in Italia il processo è ancora nel vivo”, aggiunge ancora Iannuccelli.