Sampdoria-Inter, la conferenza stampa di Luciano Spalletti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sampdoria-Inter, Spalletti in conferenza stampa: “I mezzi per fare bene ci sono”

Luciano Spalletti

Alla vigilia della sfida di campionato contro la Sampdoria, l’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa

Domani l’Inter sarà impegnata nella trasferta di Genova contro la Sampdoria di Giampaolo. Alla vigilia del match, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa. Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione

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“E’ chiaro che se riesci a vincere questa partita (contro il Tottenham, ndr) ne esci rafforzato e significa che i mezzi ci sono. Il punto potrebbe essere quello di usare nuovamente quelli stessi mezzi. Noi ne abbiamo tratto beneficio sotto l’aspetto dell’entusiasmo da quella vittoria. Forse la partita di martedì ha nascosto anche un bonus che rivincendo domani potrebbe moltiplicare le cose che ne ricevi. Varrebbe molto di più della vittoria delle singole partite“.

“La cosa fondamentale è stato il carattere, lo spirito della squadra. C’era il rischio di andare a ritrovare quelle discontinuità che abbiamo avuto in precedenza, invece siamo rimasti in equilibrio. Abbiamo giocato con personalità, alla pari, andando ad aggredire anche gli avversari. Questo è il carattere che voglio vedere. Poi bisogna portarlo dentro sempre, senza pause”.

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti

Sampdoria-Inter, la conferenza di Spalletti

“Se pensiamo a certe partite non siamo soddisfatti, ma se penso a come abbiamo lavorato trovo sempre il conforto della professionalità e della serietà. Sono quelle le cose importanti da fare sempre. Non si viene un giorno a pensare in un modo e uno in un altro. Ci sono delle regole in questo lavoro e bisogna rispettarle sempre. Nel farlo non sempre riesci a ricevere il massimo e lì diventa importante la mia posizione perché le partite sono ravvicinate, gli avversari forti e come cali le difficoltà ci sono per tutti. Non avendo ancora strutturato una mentalità fortissima, per quel che ci è successo, quando abbassi il livello basta per avere risultati brutti che mettono in imbarazzo tutto il mondo interista”

E’ chiaro che Icardi deve fare dei movimenti che danno beneficio alla squadra. La squadra deve fare quei movimenti per consentirgli di esaltare le sue qualità riuscendo a metterlo in condizioni di esprimersi al meglio. Io la penso così: per realizzare un giocatore top bastano pochi secondi di grande talento, ma per fare una partita da campioni servono 95′ di personalità, dentro la squadra e sempre vicino al pallone

In questi due giorni di recupero, che non so se sono bastati, perché ho letto l’intervista di altri calciatori che sono arrivati alla finale Mondiale su quel che ti toglie giocare determinate partite e questa può essere paragonabile a una di quelle. Chi si è allenato e non ha giocato ha fatto il completamento della partita fatta in maniera correttissima, poi è chiaro che qualcosa abbiamo rifatto stamattina per dare degli impulsi sulla reattività e la velocità di esecuzione di palla e metri fatti, ma le valutazioni vere le faremo domani sera perché non c’è altra possibilità. Le facce erano correttamente più serene e tranquille rispetto a prima. Ma come ho detto qui non è che si viva solo sul risultato precedente o quanto accaduto fuori dalla Pinetina. Qui si viene a lavorare in una certa maniera, bisogna essere nelle condizioni di portare a casa un lavoro per poi vincere le partite. Nel calcio non si va avanti con la casualità”.

“Più grinta dopo lo svantaggio? Vorrei ci fosse questo, vorrei che da questa gara uscisse una consapevolezza delle proprie capacità perché lì dentro noi abbiamo inizialmente tentato di fare la partita e andare a cercare alto. Qualche volta siamo stati costretti dalla qualità degli avversari ad abbassare la squadra ma l’abbiamo fatto in modo compatto e dopo il gol non abbiamo perso equilibrio. Abbiamo forzato un po’ di più ma senza essere spezzati in due come squadra. Questa deve essere una qualità acquisita da portarci dietro nelle prossime gare”.

Luciano Spalletti
fonte foto https://www.facebook.com/Inter/

Spalletti: “La telecronaca di Adani e Trevisani è stata una mancanza di rispetto per i giornalisti italiani che tifavano Tottenha”

Telecronaca esagerata? L’esultanza di Adani e Trevisani è stata una mancanza di rispetto per i giornalisti italiani che tifavano Tottenham, perché loro hanno riportato fedelmente le notizie accadute in campo e come sono accaduti. Il contesto, la realtà, voleva quello, come hanno fatto già con altre squadre nelle loro telecronache. Hanno fatto una telecronaca spettacolare che negli ultimi minuti ha tirato dentro l’emozione anche a chi non era allo stadio. Per cui gli si fanno i complimenti e attraverso quello che è un dare il massimo in determinati momenti del proprio lavoro si riesce sempre a sviluppare qualcosa di meglio“.

“Perisic secondo me non ha fatto male col Tottenham. Sotto l’aspetto delle distanze e della velocità è uno dei più alti come quantità e come velocità di espressione. Non ha avuto riscontro perché non ha fatto giocate talentuose come può fare un giocatore come lui. Le valutazioni sono le stesse degli altri calciatori. Cancelo e Rafinha li ringraziamo per la qualità e la disponibilità, ma non potevamo andare a prenderli. Abbiamo sostituito i calciatori in modo da prendere quel buono che ci avevano messo a disposizione. Abbiamo le stesse loro caratteristiche in altri calciatori”.

Joao Mario? Questo suo nuovo modo di confrontarsi e di considerarsi può trovare l’equilibrio per rendere al meglio. Può stare da più parti, sa fare diverse cose. E’ in condizioni ottimali se gli si fa gestire la palla e se lo si mette in una zona dove la sua fisicità non è in pericolo. Centrocampista avanzato o esterno che viene dentro al campo, se trova l’equilibrio ed è supportato dall’entusiasmo e dal gioco di squadra è un giocatore importante”

Skriniar? Se l’è cavata benissimo perché era fuori ruolo e doveva attaccare in uno spazio più ampio, anzi due con Lucas, che hanno caratteristiche diverse da lui, di velocità pura. In quel ruolo prendono palla sui piedi e ti puntano avendo campo a disposizione per mettere in moto la loro rapidità. Per cui quando Son andava dentro lui doveva accompagnarlo e poi rimettersi a posto. Lo ha fatto benissimo, non soffrendo mai. Nel secondo tempo è stato costretto a difendere ed è stato saltato un paio di volte ma è il minimo. Contro quegli avversari succede a tutti. Sono contentissimo e sono tranquillo di poterlo riusare se ne avrò bisogno”.

“Ho particolare stima per il lavoro di Giampaolo perché è una persona squisita, un allenatore moderno. Ci ha messo troppo per salire alla ribalta ma ora sta facendo vedere le sue qualità. Ha uno staff di primo livello perché riesce a condizionare tutti con la visione del suo calcio. E’ uno che è sempre propositivo, la squadra costruisce dal basso e gioca sulle reazioni dell’avversario. E’ pronta a giocare in qualsiasi modo ma vuole costruire in ogni modo, perché il rombo di centrocampo crea densità ma se poi i calciatori giocano con pulizia diventa un problema per gli avversari. Completano questa qualità con una grande persona come Walter Sabatini, che mi farebbe enorme piacere di trovare al campo. Mi dicono debba completare alcune cure, ma sarei felicissimo di riabbracciarlo. Insieme lui e Giampaolo sono temibilissimi. Sarà un piacere ritrovarlo e riabbracciarlo”.

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2018 15:48

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