Il futuro di San Siro continua a dividere Milan e Inter dalla giunta comunale: Altobelli, nel frattempo, minaccia di incatenarsi per proteggere l’impianto
San Siro è un rebus. Il suo futuro sembra sempre più appeso a un filo. Milan e Inter, infatti, hanno deciso di comune accordo di costruire un impianto nuovo, leggermente più piccolo e funzionale dell’ormai vetusto Meazza. Il progetto che a breve arriverà al vaglio del consiglio comunale di Milano prevede una struttura di circa 60-65 mila posti, da costruire all’interno dell’attuale posteggio dello stadio. Il nuovo San Siro comprenderà anche un centro commerciale da 65.000 metri quadrati e altri spazi adibiti all’intrattenimento ricezione, oltre a uffici di 85.000 metri quadrati circa.
Si tratterebbe di un investimento imponente, da circa 1,2 miliardi di euro. Sono questi i dettagli fatti emergere dalla Gazzetta dello Sport. L’idea di un nuovo stadio polifunzionale, legato all’abbattimento del vecchio Meazza, non stuzzica però la fantasia di molti sportivi. Alessandro Altobelli, ex bomber dell’Inter e campione del Mondo nel 1982, ha espresso con chiarezza la sua rabbia, ai microfoni di Radio Anch’io (Radio Rai).
Altobelli non ha mezze misure: “Mi incateno per San Siro”
“Demolire lo stadio di San Siro? Piuttosto mi incateno, non se ne parla nemmeno. Allora andiamo noi lì e ci facciamo buttare giù pure noi. Nessuno può abbattere San Siro. Quello stadio è la storia del calcio, non si tocca. Facciamo sentire la voce che lo stadio non si tocca, noi abbatteremo tutti quelli che vogliono buttar giù San Siro“.
Il sindaco Sala: “Voglio sperare si consideri l’ipotesi recupero di San Siro”
“Il procedimento che il Comune di Milano sta scegliendo è quello di dare voce al Consiglio Comunale, in modo che sia il consiglio stesso a dare indicazioni alla Giunta. La mia posizione come sindaco e quindi della Giunta è che vogliamo sperare che si consideri anche l’ipotesi di recupero di San Siro. Qualora le società non fossero interessate, ascolteremo le loro ragioni“.