Approvata la convenzione quadro per la vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan. Il progetto da 197 milioni prevede un nuovo stadio.
Il Comune di Milano ha approvato la convenzione quadro per la vendita dello stadio San Siro e delle aree adiacenti alle società Inter e Milan. Si tratta di un passaggio decisivo che dà avvio alla fase operativa del progetto, incentrato sulla costruzione di un nuovo impianto sportivo e sulla riqualificazione urbana dell’intera area. La delibera recepisce le modifiche richieste dal Consiglio comunale e definisce tutti i principali obblighi contrattuali a carico dei due club.
L’operazione non riguarda soltanto il futuro dello sport milanese, ma coinvolge temi chiave come la sostenibilità ambientale, la sicurezza nei cantieri e la restituzione di spazi pubblici alla città.

I termini dell’accordo e il progetto del nuovo stadio
Il prezzo concordato per la cessione del complesso di San Siro è di 197 milioni di euro. L’acquirente sarà un veicolo societario creato e controllato congiuntamente da Inter e Milan.
Il progetto prevede la costruzione di un nuovo stadio con capienza compresa tra 70.000 e 71.500 spettatori, accompagnato da importanti interventi di riqualificazione: il tunnel Patroclo sarà spostato e ammodernato, mentre lo stadio Meazza sarà parzialmente demolito, messo in sicurezza e in parte rifunzionalizzato.
Una parte fondamentale del piano riguarda la creazione di un’area verde pubblica estesa, pari al 50% della superficie totale, di cui almeno 50.000 metri quadrati saranno destinati a verde pubblico profondo.
Obblighi per i club e garanzie per il Comune
Inter e Milan dovranno presentare un progetto di fattibilità tecnico-economica entro 9 mesi dalla firma dell’atto di compravendita. Oltre a ciò, si impegnano a cedere gratuitamente 80.000 metri quadrati di area a parco e a coprire i costi della bonifica ambientale fino a un massimo di 5 milioni di euro, in particolare per l’area del Parco dei Capitani.
Per garantire trasparenza nei lavori, le imprese coinvolte dovranno essere iscritte nelle white list della Prefettura, misura volta a prevenire infiltrazioni mafiose. Il progetto dovrà inoltre rispettare principi di accessibilità, inclusione e lotta alla discriminazione.
È prevista anche una clausola che riconosce al Comune il diritto di prelazione in caso di futura vendita dell’area a terzi, e la possibilità di risolvere il contratto qualora non vi siano i requisiti di legge per l’avvio dei lavori.