Il governo Meloni attraverso la legge di bilancio prevede la sanatoria dei bolli auto non pagati. Ecco la situazione.
Per quanto riguarda i bolli auto, c’è da capire bene come funziona la sanatoria inserita nelle legge di bilancio 2023. L’articolo 46 di questa importantissima legge, recita: “Stralcio dei carichi fino a mille euro, affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015“. Se non ci saranno modifiche tutti i carichi fino a mille euro diventeranno nulli. La persona non dovrà pagare nulla anche se ci sono avvisi. Ovviamente fino a mille euro si intende per ogni singolo debito e non il totale.
Per i bolli non pagati dall’anno 2016 in poi, precisamente dal primo gennaio 2016 al 30 giugno 2022, è possibile rottamare le cartelle esattoriali, con uno sconto sul dovuto e la possibilità di fare 18 rate con fine 2027.
I rischi di non pagare
Sono diverse le conseguenze di non pagare il bollo auto. Di certo senza dubbio è il fermo amministrativo quello più pesante, che non fa usare l’auto, ne rottamarla e ne tantomeno rivendere. Il fermo si leva solo quando hai pagato tutto quello che dovevi pagare. Per chi ha bolli non pagati entro il 2015, il 31 gennaio avrà lo sblocco. Per quelli successivi dovranno essere pagate tutte le rate per sbloccare la vettura. Ma in pratica basterà solo la prima rata per circolare, mentre per rivenderla o rottamarla si dovranno completare tutte le rate. Insomma serve farsi due conti, per quello che potrà accadere il 31 gennaio prossimo.