Sanità, in Italia siamo senza servizi e senza dottori
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sanità, in Italia siamo senza servizi e senza dottori 

Medico Ospedale

In Italia la situazione sanità è veramente critica: i disservizi sono dilaganti e manca il personale medico sanitario.

In Italia la sanità fa cilecca. I servizi sanitari sono carenti, e mancano i dottori. La situazione è peggiorata considerevolmente anche con l’arrivo del Covid, che ha contribuito a rallentare ulteriormente le strutture. Inoltre con il licenziamento del personale no vax, il numero dei medici è diminuito ulteriormente.

Medico Ospedale

la Sardegna all’ultimo posto per efficienza dei servizi sanitari

Non è una novità che nei pronto soccorso italiani si debba attendere per ore ed ore per essere visitati. In Italia la situazione sanità è veramente critica. La Fondazione Gimbe ha raccolto i dati relativi all’efficienza della sanità nel territorio italiano, prendendo come riferimento le varie regioni dislocate lungo la Penisola. Secondo quanto emerso dal report, l’Emilia Romagna è la prima regione della lista per l’efficienza delle cure, la Sardegna è l’ultima.

A Caltanissetta invece risulta quasi impossibile trovare un ginecologo ospedaliero, in quanto se ne conta uno ogni 40.565 donne. Tra le cause di un sistema sanitario poco efficiente, c’è il limitato numero di fondi per le borse di studio destinati agli studenti, che spesso si trovano impossibilitati ad affrontare un tale onere per sostenere gli studi.

Anche l’innalzamento dell’età media dei camici bianchi e le scarse retribuzioni hanno contribuito al lento collasso del sistema sanitario italiano. «Mancano dati aggiornati sulla carenza di personale sanitario e questo non agevola la programmazione. Le riforme previste dal Pnrr potranno avere effetti se all’investimento su case e ospedali di comunità si affiancherà un adeguato investimento sul personale».

Anche Sabrina Lucatelli, direttrice di “Riabitare l’Italia” nonché coordinatore del Comitato tecnico di Strategia nazionale per le Aree interne (Snai) è intervenuta. «Il sud non sta peggio del nord. Il riparto del Fondo sanitario nazionale deve tener conto della povertà sanitaria dei territori. E servirebbero Livelli essenziali di assistenza in grado di misurare pure la qualità delle cure territoriali». È questa la denuncia di Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

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ultimo aggiornamento: 20 Gennaio 2023 11:37

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