Sanremo 2026: le critiche al cast dei big e la replica di Carlo Conti
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Sanremo 2026, prime polemiche: la replica di Carlo Conti

Carlo Conti conduce la seconda serata del 75º Festival di Sanremo 2025 al Teatro Ariston

Dopo l’annuncio ufficiale della lista dei big in gara al Festival di Sanremo 2026 sono nate delle polemiche. La risposta di Carlo Conti.

C’era grande attesa per l’annuncio di Carlo Conti in merito alla lista ufficiale dei big in gara al prossimo Festival di Sanremo 2026. Il conduttore ha comunicato le proprie scelte per il cast al Tg1 e fin da subito sono partite le prime polemiche. In particolare sull’assenza di veri “grandi artisti” e la presenza di diversi volti più social. Conti ha scelto di rispondere intervenendo in Radio a Rtl 102.5.

Carlo Conti
Carlo Conti – newsmondo.it

Sanremo 2026: la scelta dei brani e il ruolo di Carlo Conti

Nel suo intervento a Rtl 102.5, Carlo Conti ha voluto prima di tutto sottolineare di non aver sentito i vari commenti negativi anche sui social in quanto non è solito frequentare troppo il web. Ad ogni modo ha spiegato come la scelta dei brani per il Festival di Sanremo non sia una cosa semplice. “É difficilissimo, gli ultimi quindici giorni, lo racconto sempre, non ci dormo la sera perché la notte magari mi sveglio con una canzone che ho accantonato e invece mi ritorna in mente quindi ti viene il dubbio che sia un pezzo forte no? […]”.

Conti ha spiegato come “la scelta delle canzoni è una grande responsabilità e ripeto e sottolineo la scelta delle canzoni, perché non ci dimentichiamo che Sanremo è il festival della canzone italiana e quindi deve essere uno spaccato di quella che è, in quel momento, la proposta musicale del nostro Paese […]”.

L’assenza dei cosidetti big: la risposta alle polemiche

Il conduttore e direttore artistico della kermesse musicale ha quindi risposto, seppure in modo indiretto, alle polemiche sull’assenza di grossi big. Per Conti è “tutto relativo questo big o non big. Anzi la forza di questi ultimi anni di Sanremo è stata mischiare e di allargare il più possibile alle varie generazioni, mischiando quello più conosciuto da una generazione a quello meno conosciuto da un’altra e viceversa”.

“Credo che siano importanti le canzoni che poi si vanno a proporre. Lo scorso anno faccio un nome per tutti, ovvero Lucio Corsi, che era praticamente sconosciuto ai più e guardate che cosa è riuscito a fare e come ha rappresentato anche l’Italia all’Eurovision. Eppure quando l’ho detto l’altro anno molti hanno detto ‘Chi è?'”, ha aggiunto il presentatore.

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ultimo aggiornamento: 2 Dicembre 2025 17:38

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