Crisi in Ucraina, scattano le prime sanzioni alla Russia: l’Italia teme un contraccolpo sul gas.
Vladimir Putin rompe gli indugi in Ucraina e apre lo scacchiere riconoscendo le repubbliche separatiste e inviando l’esercito nel Donbass. Si tratta di una mossa ad effetto con pochi risvolti pratici ma che costringe l’Ue e gli Usa a fare una mossa. E i leader occidentali, per restare in tema di scacchi, arroccano. La risposta alla sfida di Putin sono le prime sanzioni alla Russia. Sanzioni di avvertimento che diventeranno più severe nel caso in cui l’esercito russo dovesse superare i confini del Donbass, terra contesa da anni e largamente frequentata dai russi.
L’Italia detta le regole sulle sanzioni alla Russia: non devono comprendere il settore dell’energia
Il tema delle sanzioni alla Russia è un tema particolarmente delicato anche per l’Italia. La sanzione più efficace per mettere in difficoltà la Russia è quella che interessa gas e petrolio e, come riconosciuto dal premier Draghi, una stretta sul gas avrebbe conseguenze gravi anche per l’Italia, che è il Paese più esposto per la sua dipendenza dal gas russo. In altre parole, sanzionare la Russia sul gas metterebbe in crisi l’Italia.
“L’Italia è pienamente allineata alla posizione degli altri Paesi. Stiamo discutendo con l’Ue le sanzioni“, aveva dichiarato Mario Draghi in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo decreto contro il caro-bollette. “Le sanzioni devono essere efficaci e sostenibili, devono essere concentrate in settori che non comprendano l’energia e che siano proporzionate rispetto all’attacco e non siano preventive. E per questo c’è grande collaborazione anche da parte degli altri Paesi“, aveva sottolineato Draghi, che da settimane batte sul tema dell’unità. “I punti di vista dell’Italia sono tenuti pienamente in conto; il nostro paese è quello che è più esposto sul gas“.
La richiesta esplicita di Mario Draghi è quindi che le sanzioni non tocchino il settore dell’energia. L’Italia dipende di fatto dal gas russo e in questo momento delicato, segnato dal caro-bollette, una stretta sull’energia avrebbe ripercussioni pesantissime sull’economia italiana.
Il problema legato alle forniture di gas: l’Italia dipende dalla Russia
In seguito al riconoscimento da parte di Putin delle Repubbliche separatiste scatteranno sanzioni lievi, di avvertimento, con un impatto decisamente ridotto. Il problema, per la Russia e per l’Italia, potrebbe sorgere nel caso in cui l’esercito russo dovesse uscire dalla regione del Donbass per fare rotta verso Kiev. A quel punto una stretta sull’export di gas sarebbe inevitabile.
E cosa potrebbe fare l’Italia? La speranza è che le forniture di gas possano consentire di andare avanti nonostante la stretta che andrebbe a colpire l’export della Russia. Ma l’Italia potrebbe essere costretta a cedere una parte della sua fornitura agli alleati europei. A quel punto, se la crisi dovesse protrarsi, l’Italia potrebbe dover fare i conti con una vera e propria emergenza energetica.