Sardegna, insegnante dequalificata per sclerosi multipla

Sardegna, insegnante dequalificata per sclerosi multipla

Viene messa in malattia d’ufficio perché affetta da sclerosi multipla. Giagoni : “Il ministro Valditara faccia chiarezza”.

Emanuela Cappai è un’insegnate di Nuranimis, in Sardegna, che è stata demansionata per essere affetta da sclerosi multipla. Eppure la malattia della donna esisteva già all’età di 27 anni, quanto esercitava nella stessa scuola. L’amore per il proprio lavoro e per i bambini che viene stroncato da una sentenza ingiustificata. Il caso arriva in Parlamento.

Scuola

La storia di Emanuela

Nel sud della Sardegna, un’insegnante di Nuraminis è stata demansionata perché ritenuta non in grado di gestire i bambini in quanto affetta da sclerosi multipla. Una donna con un amore sconfinato per quei bambini che un po’ sono diventati anche suoi, dopo il tempo passato a fare ciò che amava.

La donna è stata messa in “malattia d’ufficio” dopo aver rifiutato altre mansioni e di non poter più insegnare. E’ stata una commissione di verifica, composta da medici e da un rappresentante del ministero dell’Istruzione, ad accertare la sua idoneità all’insegnamento per le sue difficoltà di deambulazione.

Il caso al Parlamento

Si tratta di Emanuela Cappai, insegnante di scienze, matematica, storia e geografia in servizio nella Primaria di Nuraminis, parte dell’istituto comprensivo di Villasor. Ha 54 anni ed è affetta da sclerosi multipla da quando ne aveva 27, eppure all’epoca già lavorava nella scuola.

Il caso finisce in Parlamento dove il deputato della Lega, Dario Giagoni, si rivolge al ministro Valditara: “Vorrei che si facesse luce sulla questione e che si lavori per sapere se i criteri sono stati rispettati. Il ministro dell’Istruzione intervenga affinché la dignità di un insegnante non venga mai calpestata”. Giagoni spiega che quella di Cappai “non è unico caso isolato, pertanto auspico che da parte del Miur vi siano iniziative di carattere normativo atte a garantire una reale inclusione e garanzia di trattamento per le persone affette da disabilità”.