La Procura, visto lo stato di Sarkozy, aveva presentato la richiesta di scarcerazione che ha ribaltato le sorti del caso giudiziario.
In seguito ai timori espressi da Sarkozy, la Procura ha presentato una richiesta di modifica. L’ex presidente francese infatti, qualche settimana fa aveva espresso il timore di essere avvelenato in carcere. Per questo motivo, aveva scelto di astenersi dai pasti forniti durante la reclusione. Le motivazioni non sono tuttavia imputabili a questo avvenimento. La Procura, nella sua richiesta di scarcerazione, ha espresso infatti rischi e condizioni ben precise. Nel frattempo, l’ex presidente della Francia ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti la sua attuale esperienza in carcere.

La richiesta della Procura su Sarkozy
Come riportato anche da Ansa, la Procura ha richiesto la libertà vigilata e il conseguente rilascio di Nicolas Sarkozy. All’ex presidente francese verrà inoltre posto il divieto di avere contatti sia con i testimoni coinvolti, che con gli imputati di questa annosa vicenda libica.
In merito alla sua richiesta, la Procura ha dichiarato quanto segue: “L’estrema gravità dei fatti e la dimensione della pena” non devono influire nella decisione, che deve essere ispirata “unicamente dai criteri dell’articolo 144 del Codice di procedura penale“.
Sono state inoltre presentate le condizioni che sembrerebbero giustificare la detenzione provvisoria. Ovvero, il rischio di inquinamento delle prove e il rischio di contatti con gli altri imputati.
Le parole dell’ex presidente
Ansa ha riportato ancora una volta le parole di Sarkozy, il quale si è espresso su questa vicenda che lo ha coinvolto in prima persona: “Voglio che ci si convinca di una cosa: non ho mai avuto l’idea folle di chiedere al signor Gheddafi qualsiasi finanziamento. Mai riconoscerò qualcosa che non ho commesso“. Parole pronunciate a Parigi, in merito alla sua richiesta di liberazione.
Sulla sua esperienza in carcere, l’ex presidente ha dichiarato: “Ho risposto scrupolosamente a tutte le convocazioni. Non avrei potuto immaginare di raggiungere i 70 anni per conoscere il carcere. Questa prova mi è stata imposta: l’ho vissuta. È dura, molto dura. È estenuante. Un incubo“.
Richiesta di scarcerazione accolta per Sarkozy
A seguito della richiesta, Nicolas Sarkozy sarà messo in libertà vigilata: lo ha deciso la Corte d’Appello di Parigi accogliendo la sua domanda di essere rimesso in libertà dopo la detenzione cominciata il 21 ottobre in relazione alla vicenda dei fondi libici. L’ex presidente della Repubblica sarà presto quindi ben lontano dal carcere della Santé.