Sassuolo, Carnevali: “Scamacca? oltre l’Inter, qualche altra società”

Sassuolo, Carnevali: “Scamacca? oltre l’Inter, qualche altra società”

Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo torna ancora una volta a parlare. Si concede in una intervista a “GR Parlamento”.

Ecco le parole del dirigente del Sassuolo, Giovanni Carnevali sulla situazione in Ucraina. Queste le parole a GR Parlamento: “Lo sto vivendo come tutti, la situazione è drammatica. Stiamo uscendo da questa pandemia che ci ha colpito dal punto di vista psicologico in modo pesante e ora questa guerra. Con De Zerbi siamo stati in contatto tutti questi giorni, fortunatamente oggi è rientrato in Italia col suo staff. Chiaro che il pensiero va a tutta la gente che in questo momento sta soffrendo”.

Poi passa al calcio, con un pensiero su Dionisi: “Un ragazzo bravo e sta crescendo anche lui perché arriva dalla Serie B. Abbiamo scelto un allenatore giusto per proseguire il nostro progetto, ma anche lui credo abbia scelto la società giusta per poter crescere. E’ un allenatore che potrà fare carriera, ha tutte le caratteristiche per poterlo fare”.

Gianluca Scamacca

Carnevali si concentra sui singoli

Il dirigente del Sassuolo parla così di Scamacca: “Un ragazzo bravo e sta crescendo anche lui perché arriva dalla Serie B. Abbiamo scelto un allenatore giusto per proseguire il nostro progetto, ma anche lui credo abbia scelto la società giusta per poter crescere. E’ un allenatore che potrà fare carriera, ha tutte le caratteristiche per poterlo fare”.

Ma aggiunge ancora: “A suo tempo abbiamo già parlato con l’Inter. Poi ci siamo sentiti anche con qualche squadra straniera e il suo procuratore in questi giorni mi sta dicendo che ci sarà anche qualche altra società italiana che ci contatterà. Oggi di richieste concrete non ne abbiamo ancora avute, se non da qualche club estero, ma credo siano tutti un po’ alla finestra soprattutto per capire come finirà la stagione”.

Sulla rosa costruita: “Io sono a Sassuolo da nove anni e il Sassuolo è da nove anni in Serie A. Ringrazio i miei collaboratori, ma tutto parte dalla nostra proprietà, dalla famiglia Squinzi che ci ha dato le linee guida: ragazzi giovani, di prospettiva, e con un giusto equilibrio tra parte tecnica e quella sportiva. Noi facciamo parte di un grande gruppo, quello Mapei, e proviamo a gestire la società come un’azienda”.

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