Satan 2: missile nucleare russo pronto entro 2018

Satan 2: missile nucleare russo pronto entro 2018

Putin ha presentato il missile nucleare Satan 2, che secondo alcune fonti potrebbe essere pronto già entro il 2018.

“Satan 2 è in grado di sconvolgere con le sue testate multiple un’area grande quanto lo Francia o il Texas”, annuncia l’agenzia Sputnik, secondo quanto riportato poche ore fa dal Corriere. E già il nome che gli è stato attribuito, Satan 2, offre già una vaga idea della potenza distruttrice di quest’arma di distruzione di massa.
Il primo stadio del missile sarebbe stato testato in primavera; un altro test sarebbe stato effettuato lo scorso agosto.
Il missile è in grado di percorrere 7 km al secondo e 10.000 km è la distanza massima che può arrivare a coprire. La sua potenza è tale che potrebbe radere al suolo nazioni intere.

La presentazione di Satan 2

Il missile è già stato presentato attraverso le immagini trasmesse da un canale russo: si parla di immagini che mettono i brividi e che, come ha commentato qualche esperto, fa sembrare quasi inoffensive le armi nucleari che hanno distrutto Hiroshima e Nagasaki. Difatti, con i suoi 40 megatoni, Satan 2 è 2000 volte più potente delle bombe che distrussero le sopracitate città.
Questo missile nucleare, tra l’altro, non può essere rivelato dai radar, risultato di fatto invisibile.

L’arsenale di Satan 2 è costituito da ben sedici testate nucleari, denominate RS-28 Sarmat, che hanno preso il posto delle più datate SS-18 Satana. Una potenza distruttrice senza precedenti, realizzata con le più avanzate tecnologie.
Dalla Russia gli esperti in materia sostengono, come riportato da Libero, che “il sistema missilistico strategico prospettico è stato sviluppato in modo da creare un deterrente nucleare sicuro ed efficace per le forze strategiche della Russia”.

L’orgoglio di Putin

Vladimir Putin ha fortemente voluto mostrare al mondo la grande potenza che la Russia costituisce e conserva nel suo arsenale. Si tratta di uno spaventoso deterrente che potrebbe scoraggiare qualsiasi “fastidio” da parte dei Paesi occidentali.