Saviano sfida Gasparri: “Non ti permettere di pronunciare il mio nome”

Saviano sfida Gasparri: “Non ti permettere di pronunciare il mio nome”

Il senatore di Forza Italia ha criticato pesantemente il giornalista, appena cacciato dalla Rai, per i suoi commenti a Matteo Salvini.

Sono giorni difficili per Roberto Saviano: il giornalista è stato recentemente cacciato dalla Rai ed è stato attaccato da numerose personalità di spicco. Il licenziamento dello scrittore di Gomorra da Insider, faccia a faccia col crimine è stato giustificato dall’ad del Servizio Pubblico Roberto Sergio come una “scelta aziendale, non politica” ma nonostante questo ha diviso l’opinione pubblica.

Ad attaccare Saviano è stato anche Maurizio Gasparri, profondamente stizzito dall’iniziativa del deputato del Partito Democratico Walter Verini di sollevare la questione dell’addio dello scrittore a Rai 3 davanti alla Commissione parlamentare Antimafia.

Altro che antimafia – ha commentato Gasparri -, la sinistra si rivela presuntuosa e razzista. Presuntuosa perché ritiene che i propri alfieri siano intoccabili e incontestabili. Razzista perché ritiene che qualcuno possa essere insultato, in questo caso Salvini o altri, e qualcun altro no“.

Maurizio Gasparri

L’attacco al Partito Democratico

Proporre poi di discutere queste cose in Commissione Antimafia – continua Gasparri – è una cosa incredibile, provocatoria e improponibile. L’antimafia si deve occupare della difesa della legalità e non del narcisismo di conduttori che rivendicano il diritto di insultare le persone sgradite. La legge è uguale per tutti. La sinistra lo deve imparare. E anche i suoi alfieri“.

La risposta di Saviano

Gasparri – ha replicato con violenza Roberto Savianolei il diritto di pronunciare il mio nome lo ha perso quando alla richiesta della Procura di procedere nei suoi confronti per le gravissime diffamazioni nei miei riguardi, si è nascosto dietro l’immunità parlamentare. Come sempre, i sodali in Parlamento hanno dichiarato che lei fosse ‘nell’esercizio delle sue funzioni’. Come no, a tarda sera, sul divano di casa sua, mentre guardava la tv. Quelli che scappano dai processi, devono parlare con quelli che scappano dai processi: scriva a Salvini“.

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