La 31enne australiana parlava dei suoi rottweiler sui social definendoli “come figli”. Adesso si trova ricoverata in ospedale.
Innamorata dei suoi due rottweiler, Bronx e Harlem, che aveva cresciuto fin da cuccioli. Una razza giudicata da molti per la loro personalità tendenzialmente aggressiva: una caratteristica che è costata cara a Nikita Piil, australiana di 31 anni.
L’aggressione dei rottweiler
Nikita Piil, che sul suo profilo Facebook mostrava con amore i suoi due cagnoloni, nei giorni scorsi è stata brutalmente aggredita in casa proprio da essi. Sabato 16 settembre la donna si trovava nel giardino della sua abitazione, a Perth (Australia).
Le sue urla spaventose hanno attirato l’attenzione dei vicini che hanno subito allertato i soccorsi. Purtroppo, la brutalità dei due rottweiler si è rivelata tragica per la 31enne, che è stata sbranata per circa 10 minuti, lunghissimi e atroci.
Al loro arrivo, i poliziotti hanno cercato di placare i cani con il taser. Non riuscendoci, sono stati costretti ad aprire il fuoco contro gli animali.
La 31enne in condizioni gravissime
Nikita Pill è stata subito trasferita al Royal Hospital di Perth con ferite alle gambe e alle braccia, una delle quali a rischio amputazione. Uno dei due cani è morto a causa dei colpi d’arma da fuoco della polizia, mentre il secondo è statopreso in custodia dall’amministrazione della città di Cockburn.
Un attacco assolutamente inaspettato, visto il rapporto che Nikita aveva con Bronx e Harlem. La donna infatti li considerava come dei figli. “Sono i miei bambini, siete tutto il mio mondo”, scriveva commentando una foto pubblicata sui social in cui abbraccia uno dei due animali.
La polizia australiana intanto indaga sulla vicenda per capire cosa abbia provocato la reazione dei due cani.
