Allarme scabbia nelle scuole di Roma: casi in aumento negli ultimi mesi. Ecco che cos’è, i sintomi e come si trasmette.
A Roma è scattato l’allarme scabbia nelle scuole. Negli ultimi mesi, come riportato da Today, sempre più istituti scolastici hanno denunciato casi di contagio, dalle scuole elementari fino ai licei. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha registrato un aumento significativo dei casi tra i minori, con un incremento del 45,2% rispetto all’anno precedente.
A confermare la situazione è May El Hachem, responsabile di Dermatologia dell’ospedale, che ha sottolineato come solo nel 2024 siano stati presi in carico 103 minori colpiti dalla malattia. Ma non solo la scabbia, come svelato da Matteo Bassetti, con la bella stagione è tornato anche il virus West Nile.

Che cos’è la scabbia e come si trasmette
La scabbia, spiega Today, è una malattia della pelle causata da un parassita, l’acaro Sarcoptes Scabiei, che si trasmette principalmente tramite contatto diretto con una persona infestata, compreso il contatto sessuale. In rari casi, il contagio può avvenire anche attraverso la condivisione di indumenti o biancheria per la casa.
Il parassita si diffonde rapidamente, bastano 15-20 minuti di contatto per favorire la trasmissione. I sintomi principali includono un intenso prurito, che tende a peggiorare durante la notte, e la comparsa di lesioni cutanee arrossate.
Scabbia nelle scuole: i casi segnalati a Roma
Le prime denunce di casi di scabbia nelle scuole romane risalgono già a gennaio 2024, quando l’istituto magistrale Giordano Bruno ha segnalato un episodio di contagio. A febbraio, un caso sospetto è emerso al De Amicis di Zagarolo, in provincia di Roma. La situazione è peggiorata nelle settimane successive, con un aumento delle segnalazioni.
Il 10 marzo, la scabbia è stata rilevata presso la scuola media dell’istituto comprensivo Nelson Mandela in via dei Torriani. Successivamente, tra il 22 e il 23 marzo, un altro caso è stato registrato al liceo Virgilio. Infine, il 25 marzo, un nuovo episodio è stato denunciato all’istituto comprensivo Marcello Mastroianni, nel municipio VII, coinvolgendo una classe quinta della scuola primaria.
In merito all’ultimo caso, la preside dell’istituto ha precisato – tramite una circolare – che l’episodio “non è riconducibile all’ambiente scolastico“, cercando così di tranquillizzare famiglie e studenti.