Scandalo dossieraggio, Renzi accusa: "Eppure Giorgia Meloni ha detto no"
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Scandalo dossieraggio, Renzi accusa: “Eppure Giorgia Meloni ha detto no”

Matteo Renzi

Renzi accusa Meloni e chiede una commissione d’inchiesta sul caso dossieraggio.

Matteo Renzi, in un’intervista sull’Avvenire, ha trattato diverse tematiche, tra cui il caso dossieraggio. L’ex premier ha richiesto una maggiore trasparenza e indagine sul cosiddetto “dossieropoli“, relativo agli accessi abusivi e alle indagini in corso a Perugia.

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“Dossieropoli”: Renzi chiede trasparenza

L’ex premier critica la decisione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di rinviare la discussione su una possibile commissione parlamentare d’inchiesta, dopo che l’Antimafia avrà condotto le sue indagini.

Renzi mette in dubbio la correlazione tra mafia e accessi abusivi, chiedendosi perché Meloni si opponga alla creazione di una commissione. “Cosa c’entra la mafia con gli accessi abusivi? Serve una commissione parlamentare su ‘dossieropoli’. Non la chiedo solo io, l’hanno chiesta anche i ministri Crosetto e Nordio. Eppure Giorgia Meloni ha detto no. Come mai? Chi ha paura della verità?” espone il leader di Italia Viva, sollevando dubbi sulla volontà politica di fare luce sulla vicenda.

Le critiche a von der Leyen

Matteo Renzi, figura di spicco del partito Italia Viva, ha espresso anche critiche severe nei confronti della gestione attuale dell’Unione Europea, ponendo l’accento sulla leadership di Ursula von der Leyen in vista delle prossime elezioni europee previste per giugno.

Renzi non ha risparmiato parole dure, descrivendo von der Leyen come una leader inadeguata e accusandola di seguire ideologie piuttosto che di guidare con visione. “Ursula von der Leyen si è dimostrata totalmente inadeguata. Una follower delle ideologie, non una leader,” ha dichiarato l’ex premier, sottolineando le sue preoccupazioni riguardanti la politica estera, l’approccio nei confronti di figure conservative come Viktor Orban e la gestione del green deal europeo.

Secondo il leader di Italia Viva, quest’ultimo avrebbe paradossalmente incrementato l’uso del carbone in Europa, danneggiando le industrie locali a vantaggio di quelle cinesi. “Ha abbracciato in modo ideologico il green deal, e con quale risultato? L’Europa ha aumentato l’uso del carbone e ha regalato pezzi di mercato alla Cina, colpendo le nostre industrie,” afferma, evidenziando la necessità di una guida più visionaria e meno ideologica per l’UE.

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ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2024 14:40

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