Scandalo in Liguria: indagini su Toti per falso e corruzione nelle discariche di Savona e sui depositi chimici di Genova.
Giovanni Toti, presidente della Liguria, è ora indagato per falso in aggiunta alle precedenti accuse di corruzione, secondo quanto riportato da ANSA.it. L’inchiesta ha portato alla luce gravi irregolarità nella gestione ambientale della regione.
Le accuse di falso a carico di Giovanni Toti
Le informazioni, diffuse da ANSA.it, rivelano che il presidente della Liguria, Giovanni Toti, è implicato in una serie di documentazioni false legate alla gestione delle discariche. Questo scandalo si aggiunge alle preoccupazioni per il suo arresto domiciliare, un evento che ha sollevato numerose domande sulla sua amministrazione.
Un noto imprenditore del settore rifiuti, sarebbe quindi sotto indagine per il suo presunto ruolo nella corruzione. ANSA.it riporta che tra il 2016 e il 2020, L’imprenditore avrebbe finanziato Toti con circa 195.000 euro, in un periodo in cui le sue imprese richiedevano cruciali autorizzazioni regionali. Le fonti di ANSA.it evidenziano che tali fondi non erano stati adeguatamente deliberati dai consigli di amministrazione delle società del gruppo in questione, né erano stati regolarmente inseriti nei bilanci aziendali. L’ordinanza in questione è visualizzabile come il resto delle informazioni sulla famosa agenzia ansa.it.
Decisioni contestate sui depositi chimici
Il trasferimento dei depositi chimici, da Genova-Multedo all’area di Calata Sanità, è ora al centro di una nuova indagine. Secondo ANSA.it, la Procura esplora le pressioni esercitate sui membri del Comitato tecnico regionale, sospettando reati come abuso d’ufficio e traffico di influenze. Le decisioni, prese sotto pressione, sollevano dubbi sulla loro legittimità e integrità.
Il TAR ha recentemente dichiarato illegittima l’operazione di trasferimento, come riportato da ANSA.it. Nonostante l’appoggio del sindaco, che ha utilizzato 30 milioni di euro del Decreto Genova per l’operazione, i residenti hanno espresso una marcata opposizione, formando comitati per contrastare la decisione.