Scaricare la benzina nel 730: guida passo passo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scaricare la benzina nel 730: guida passo passo

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Se è possibile portare la benzina in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2025. Ecco cosa prevede il Fisco.

Nel 2025, con il costo del carburante sempre più alto, molte famiglie italiane sperano di poter scaricare la benzina nella dichiarazione dei redditi. La domanda è ricorrente: è possibile detrarre i pieni fatti per andare a lavorare, accompagnare i figli a scuola o svolgere commissioni quotidiane? La risposta è netta, e non lascia spazio a interpretazioni: la benzina non è una spesa detraibile nel 730.

pompa di benzina
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Benzina detraibile nel 730? Ecco cosa dice la normativa

Il motivo principale risiede nella tracciabilità. Per essere riconosciuta ai fini fiscali, una spesa deve essere legata a un servizio preciso e deve poter essere documentata in modo formale. Il carburante, per quanto essenziale, non è collegato a una prestazione scolastica o sanitaria, né può essere dimostrato con scontrini che identifichino il contribuente. Anche se il pieno viene effettuato regolarmente per portare i figli a scuola, il Fisco non lo considera una spesa agevolabile, perché manca il requisito del servizio tracciabile e certificato.

Cosa si può detrarre davvero: abbonamenti pubblici e trasporto scolastico

Chi spera in un rimborso fiscale può comunque beneficiare di alcune agevolazioni collegate ai trasporti, ma si tratta di casi specifici. Ad esempio, gli abbonamenti ai mezzi pubblici – come autobus, metro, tram o treni – sono detraibili nel 730 del 2025 fino a un massimo di 250 euro annui, con un recupero del 19%, pari a 47,50 euro. Questa detrazione è valida sia per il contribuente che per i familiari fiscalmente a carico, purché il pagamento sia effettuato con un metodo tracciabile.

Un altro ambito in cui è possibile risparmiare riguarda le spese scolastiche organizzate, che includono anche i trasporti gestiti da enti pubblici o scuole. Se un figlio utilizza regolarmente uno scuolabus comunale o un servizio fornito dalla scuola stessa, la spesa è ammissibile nella dichiarazione dei redditi, all’interno del tetto massimo di 1.000 euro previsto per il 2025. Anche in questo caso, la detrazione riconosciuta è del 19%, con la necessità di presentare documentazione valida come ricevute o fatture.

Anche se non è possibile detrarre il carburante utilizzato per spostamenti quotidiani, conoscere le spese realmente ammesse può fare la differenza. Orientarsi tra le regole fiscali permette di ottenere piccoli ma concreti vantaggi economici, evitando illusioni alimentate da notizie infondate. La benzina, almeno per ora, resta fuori dalle agevolazioni. Ma saper riconoscere ciò che si può detrarre davvero è già un passo verso un bilancio più sostenibile.

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ultimo aggiornamento: 1 Settembre 2025 16:24

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