Fondata negli anni 50, Schenk Italian Wineries conta diverse cantine da nord a sud della Penisola. E fa della sostenibilità il suo pilastro.
Prendete una bella dose di esperienza, q.b. di innovazione e qualità in abbondanza: avrete trovato la ricetta segreta di una delle aziende vitivinicole più importanti del nostro Paese, Schenk Italian Wineries, fondata nel 1952 a Reggio Emilia e poi spostata nel 1960 a Ora, in provincia di Bolzano, dove è diventata la grande realtà che è oggi, parte di un gruppo con sedi in tutta Europa, e perfetta rappresentante del vino Made in Italy.
Con cantine dal nord al sud della Penisola, l’azienda lavora molto sul radicamento sul territorio, sul rispetto della tradizione e sulla lungimiranza nell’adottare soluzioni e tecnologie all’avanguardia. E il suo ingrediente segreto è la sensibilità nei confronti della sostenibilità, ambientale e sociale, suo cardine fondamentale.
Schenk Italian Wineries: l’Italia nel calice
Schenk Italian Wineries ha una lunga storia alle spalle, iniziata negli anni 50, quando l’azienda si occupava principalmente della lavorazione e della messa in commercio di vino sfuso, e proseguita poi con l’importante decisione di dedicarsi alla produzione in prima persona. Con l’obiettivo principe della qualità e con la passione per ciò che tutto il territorio italiano può offrire, l’impresa ha puntato sulla creazione di marchi “territoriali”, stringendo collaborazioni con diversi produttori locali dalle Alpi all’Etna.
Questo viaggio indirizzato a portare “l’Italia nel calice” – come recita il sito ufficiale – compie un ulteriore passo avanti con l’acquisto di diverse cantine, nelle quali sono poi stati sviluppati alcuni dei fiori all’occhiello dell’intera produzione. Parliamo di ‘Bacio della Luna’, winery situata a Vidor, nella Valdobbiadene, di ‘Lunadoro’, che si trova a Valiano di Montepulciano, nei colli senesi, e delle salentine Tenute Masso Antico.
Un’attività che copre nord, centro e sud Italia, quindi, per un totale di 55 milioni di bottiglie prodotte e 140 milioni di euro di fatturato nel 2022, secondo quanto riportato da Forbes in un articolo dedicato all’azienda. Un successo in crescita (+7%), grazie a scelte vincenti e ad una ricettività circa le nuove sfide che i nostri tempi richiedono.
I prodotti di spicco dell’azienda
Parlando di scelte vincenti, proprio la rivista Forbes sottolinea l’avvedutezza dimostrata da Schenk Italian Wineries nell’acquisizione della cantina Bacio di Luna. L’opportunità di posizionarsi nelle colline di Conegliano e della Valdobbiadene, patrimonio Unesco dal 2019, ha infatti permesso all’azienda di impegnarsi nella realizzazione di prodotti di qualità eccelsa, grazie alle tecniche impiegate in quelle zone e ancora una volta al generosissimo territorio. In quell’area collinare, la disposizione dei vigneti permette di effettuare una viticoltura esclusivamente manuale, che, unita a processi di fermentazione studiati ad hoc e alle caratteristiche dell’uva lavorata, rende possibile la creazione di vini pregiati.
Su tutti, il Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg, vero e proprio fiore all’occhiello dell’azienda vitivinicola, distribuito in bottiglie numerate. “Uve raccolte a mano, uno charmat lungo con una sosta sui lieviti di circa nove mesi. Punti di forza che ci hanno permesso di realizzare un prodotto di qualità assoluta, punta di diamante della cantina e della denominazione della zona” spiega al magazine Roberta Deflorian, la direttrice commerciale di Schenk Italian Wineries.
Sostenibilità ambientale e non solo
L’impresa guidata dalla Deflorian, insieme con l’ad Daniele Simoni e con il responsabile commerciale Italia Adriano Annovi si distingue tuttavia non solo per la produzione e per i suoi successi economici, bensì anche per l’impegno – vero e sentito – che mette nei valori dell’etica e della sostenibilità.
Vera e propria sfida del nostro tempo, la riduzione dell’impatto sull’ambiente è una delle preoccupazioni principali dell’azienda, che, lavorando a stretto contatto con il territorio, vuole fare il possibile per rispettarlo. Diversi agronomi sono quindi interpellati prima di ogni operazione per permettere di andare a lavorare con le piante nel modo migliore possibile, con attenzione alla biodiversità e al risparmio di acqua ed energia. Allo stesso modo, nelle cantine sono stati posizionati impianti a Led e pannelli fotovoltaici, così come le materie prime impiegate per gli imballaggi provengono da fornitori ecofreindly e sono perlopiù riciclabili. Oppure, come esempio, sono state ideate bottiglie più leggere per alcune qualità di vino, per diminuire la quantità da vetro da smaltire.
Essere un’impresa sostenibile significa però per Schenk Italian Wineries anche costruire un ambiente di lavoro sano, stimolante e volto al benessere dei dipendenti. Incentivi economici al raggiungimento degli obiettivi e collaborazioni con associazioni ed istituti accademici sono solo alcune delle azioni di sostenibilità sociale messe in atto. Rimarchevole è la donazione di 45 mila euro fatta agli ospedali di Trento, Bolzano e Treviso nel periodo del Covid. Non a caso, nel 2020, l’azienda vitivinicola è stata premiata con la certificazione Equalitas, proprio per le sue iniziative di best practice.