Allerta Covid: “Nuovi vaccini entro 15 giorni, ma non saranno gratis”

Allerta Covid: “Nuovi vaccini entro 15 giorni, ma non saranno gratis”

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci fa il punto sulla situazione Covid e vaccini, annunciando novità per le prossime settimane.

La situazione Covid, in Italia e nel mondo, sta destando grosse preoccupazioni. La ripartenza delle scuole e l’arrivo della stagione più fredda potrebbero essere fattori che potrebbero agevolare una nuova ondata del virus.

Ecco perché, ormai da diverse settimane, si sta tornando a parlare dell’uso delle mascherine e di vaccinazioni. In tale ottica, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine dell’evento alla Camera ‘Natalità: work in progress‘, ha fatto un annuncio molto importante in merito ad alcune novità per i prossimi giorni.

Covid, l’annuncio di Schillaci sui nuovi vaccini

Orazio Schillaci

Come detto, il Ministro della Salute Schillaci, a margine dell’evento alla Camera ‘Natalità: work in progress’, ha avuto modo rispondere ad alcune domande a proposito del Coronavirus e della sensazione generale di timore in vista dell’arrivo dell’autunno e dell’inverno.

In modo particolare, il politico si è concentrato sull’arrivo di nuovi vaccini che potrebbero essere fondamentali per contrastare una ondata del virus nei prossimi mesi. “Tra 15 giorni avremo i vaccini nuovi“, ha detto. E ancora sulla possibilità che questi siano messi a disposizione di tutti in modo gratuito: “Ancora non ci abbiamo ragionato”.

Altro tema delicato affrontato dal Ministro, quello del virus nelle scuole e come le persone dovranno comportarsi in caso di positività: “Siamo molto tranquilli, stiamo lavorando con il ministero dell’Istruzione per tranquillizzare tutti. C’è stato un allarmismo forse esagerato su questo argomento”.

Proprio su questo argomento c’è grande dibattito per chiarire cosa si dovrà fare i caso di positivi asintomatici, sia nelle strutture sanitarie che nelle scuole. Le Regioni, nelle scorse ore, hanno chiesto ai tecnici della Prevenzione di prendere una posizione univoca. Anche perché il rischio è che ogni amministrazione locale faccia da sé generando differenze, confusione e polemiche.

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