Schillaci: “Serve coordinamento Ue contro il Covid in Cina”

Schillaci: “Serve coordinamento Ue contro il Covid in Cina”

Il ministro della Salute Schillaci oggi riferirà in Senato relativamente alla questione del Covid e l’aumento dei contagi.

Ieri in Cdm il ministro della Salute Orazio Schillaci ha rassicurato riguardo alla situazione pandemica. “Assolutamente in questo momento non c’è nessun tipo di preoccupazione, se poi ci dovesse essere qualche problema interverremo tempestivamente per assicurare la salute pubblica” ha chiarito il ministro comunicando l’ordinanza per allargare la decisione presa dalla Regione Lombardia a tutti gli aeroporti, non solo quello di Malpensa.

Previsto, quindi, l’obbligo di tampone per i passeggeri in arrivo dalla Cina. Si sono mossi in questo senso anche Stati Uniti, Giappone e India. “È fondamentale nel caso di un tampone positivo poi sequenziarlo e vedere quali sono le varianti presenti. Noi siamo molto tranquilli, speriamo che le varianti siano già presenti sul territorio nazionale. Questo sarebbe un dato molto confortante” ha specificato Schillaci.

Orazio Schillaci

In attesa di una risposta europea comune

Oggi è prevista una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria europea “per discutere con gli Stati membri e le agenzie europee le possibili misure per un approccio coordinato” alla luce dell’attuale situazione in Cina relativa al Covid. Questa decisione arriva dopo la lettera inviata al Commissario europeo per la salute dallo stesso ministro della Salute italiano. Il motivo è “far presente che abbiamo preso questo provvedimento e che sarebbe molto utile avere un raccordo a livello europeo, e avere simili iniziative su tutto il territorio europeo” ha detto Schillaci relativamente all’obbligo di tampone.

Secondo il ministro, “se ci sono dei voli diretti che arrivano dalla Cina, altrettanti passeggeri cinesi arrivano in Italia facendo scalo nei paesi Schengen, quindi è ovvio e importante coinvolgere i restanti paesi europei nell’iniziativa”. Oggi pomeriggio alle 15.30 Schillaci riferirà in Aula al Senato questa misura.

“Questo aumento di incidenza in Cina è stato legato al fatto che dopo un lungo periodo di lockdown c’è stata un’improvviso allentamento delle misure. Oltretutto, i vaccini cinesi evidentemente sono stati poco efficaci, quindi pensiamo che ci sia un grande numero di contagi in Cina. I dati delle autorità cinesi oggi non sono pubblicati, quindi per maggiore sicurezza siamo i primi in Europa e faremo questo tipo di attività” ha spiegato Schillaci.