Schlein attacca Meloni: "Da governo mossa ungherese"
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Schlein attacca Meloni: “Da governo mossa ungherese”

Elly Schlein

La vendita di AGI solleva questioni cruciali sull’indipendenza dell’informazione in Italia: con la furia di Schlein.

La cessione di AGI, un’affare che si aggira intorno ai 30 milioni di euro, sta generando intense discussioni e riflessioni sul futuro dell’informazione in Italia e sul ruolo del governo in questa delicata transazione, con Schlein che attacca il governo. Eni, il colosso energetico italiano, ha recentemente fatto sapere di essere in fase di valutazione di una proposta di acquisto per AGI, smentendo al contempo qualsiasi accordo definito, specialmente con il deputato leghista Antonio Angelucci.

Quest’ultimo, noto per la sua vicinanza a testate giornalistiche di destra come Libero e Il Giornale, sembra intenzionato a investire nella storica agenzia di stampa, promettendo di sostenere un programma di prepensionamenti e di mantenere gli investimenti pubblicitari del gruppo Eni nei suoi giornali. Come scrive e riporta Repubblica.

Elly Schlein
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Critiche e contestazioni

Eni, attraverso un comunicato, ha chiarito di essere ancora in una fase preliminare di negoziazione, descrivendo come premature qualsiasi notizia riguardante la vendita. L’interesse di Angelucci ha tuttavia sollevato preoccupazioni tra i giornalisti di AGI, che vedono in questa mossa un potenziale rischio per l’autonomia e l’indipendenza dell’agenzia da influenze politiche.

I professionisti dell’informazione di AGI non sono rimasti inerti di fronte a questa situazione, annunciando ulteriori giornate di sciopero. La loro lotta si configura come un tentativo di salvaguardare non solo il proprio posto di lavoro ma anche l’integrità dell’informazione, vista come bene comune essenziale per la democrazia italiana.

La visione del governo

La direzione intrapresa da Rita Lofano e Mario Sechi, figure chiave in questo scenario, ha alimentato ulteriori critiche. La vicinanza di Sechi al mondo della destra e il suo ruolo attuale come direttore di Libero pongono interrogativi sull’imparzialità dell’operazione. Come scrive e riporta Repubblica.

Elly Schlein, segretaria dei Democratici, ha descritto l’approccio del governo come “una mossa alla maniera ungherese“, evidenziando preoccupazioni sul modello di gestione dell’informazione che potrebbe emergere da questa vendita. Oggi, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e socio di controllo di Eni tramite Cdp, è atteso in Parlamento per fornire chiarimenti su questa intricata vicenda. Come riferisce Repubblica.

Il futuro di AGI è più che mai incerto: tra valutazioni economiche, potenziali cambiamenti editoriali e la difesa dell’integrità giornalistica, il dibattito sulla sua vendita si configura come uno snodo cruciale per comprendere quale direzione prenderà l’informazione in Italia. La situazione in evoluzione richiede un’attenta riflessione sul ruolo dell’informazione e sulle responsabilità di chi ne detiene il controllo.

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ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2024 9:14

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