Dura presa di posizione di Elly Schlein verso Giorgia Meloni e le sue mosse che non starebbero facendo il bene dell’Italia.
Gli ultimi sondaggi politici vedono Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia confermarsi a cifre da record. Eppure, all’opposizione, c’è chi come Elly Schlein non è affatto contenta dell’operato della Premier al Governo e nel corso della recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, edizione Roma, ha deciso di esplicitare tutti gli errori commessi dalla Presidente del Consiglio che starebbero danneggiando il nostro Paese.

Elly Schlein: il commento su Meloni e Trump
Tra i primi passaggi dell’intervista al Corriere, di cui vi riportiamo solo alcuni stralci, Elly Schlein è tornata ad argomentare il rapporto tra Giorgia Meloni e Donald Trump, criticando aspramente una sorta di sudditanza che la Premier avrebbe verso il leader americano. “Giorgia Meloni, pur di non infastidire Trump, ha sempre minimizzato l’impatto dei dazi. Nei giorni scorsi ha addirittura sostenuto che i dazi al 10 per cento non sarebbero così impattanti per l’Italia. Mi domando dove viva: il nostro Paese rischia di perdere decine di miliardi di export anche con il 10 per cento”.
Gli errori della Premier
La segretaria del Pd ha quindi rincarato la dose e a precisa domanda sul fatto che la Meloni stia sbagliando tutto, ha risposto: “Sui dazi la nostra presidente del Consiglio è stata imbarazzante, l’incertezza di questi mesi è la peggior nemica dello sviluppo. Bisogna saper dire di no anche agli alleati quando sbagliano. È in gioco l’interesse nazionale. Che è danneggiato anche su altri fronti dall’incapacità di Meloni di dire di no ai suoi alleati ideologici”.
Esplicitando questi fronti, la Schlein ha detto: “Dire sì all’aumento della spesa militare al 5 per cento come voleva Trump. Per un Paese come il nostro è un colpo letale allo Stato sociale, perché ci devono spiegare dove pensano di trovare 445 miliardi di euro nei prossimi 10 anni per fare spesa militare. […]. Ma voglio fare un altro esempio dell’incapacità di Meloni di dire di no ai suoi alleati ideologici: in ambito G7 il governo ha fatto un regalo alle multinazionali e alle big tech americane accettando l’esenzione per loro della tassa minima globale al 15 per cento. Insomma, l’ideologia di Meloni sta danneggiando l’interesse italiano”.
La leader dem ha quindi detto che secondo lei la “Meloni non ha messo in piedi uno straccio di politiche industriali, e ci sono stati 25 mesi di fila di calo della produzione. E sul settore più in crisi, che è quello dell’auto, hanno deciso di tagliare di netto l’80 per cento delle risorse stanziate dal governo Draghi”.
Tra gli altri problemi dell’Italia che la Premier non ha risolto, quello del caro energia: “È enorme, una perdita secca di competitività. Tornerò a insistere con Meloni, perché abbia finalmente il coraggio di dividere il prezzo dell’energia da quello del gas […]”, ha aggiunto la Schlein.