Schlein, leadership a rischio nel Pd: cosa filtra
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Direttore: Alessandro Plateroti

Schlein, leadership “a rischio”: cosa sta succedendo nel Pd

Elly Schlein

Malumori interni al Partito Democratico starebbero mettendo in serie crisi la leadership della segretaria dem, Elly Schlein.

I recenti sondaggi politici con riferimento al gradimento degli italiani per i partiti danno Elly Schlein “in discesa”. Un dato che non sorprende e che, a quanto pare, è anche in linea con l’apprezzamento interno al Partito Democratico per la segretaria dem che sarebbe in netto calo. A confermarlo, alcuni malumori che sarebbero stati messi in luce nelle scorse ore.

Elly Schlein
Elly Schlein – newsmondo.it

Elly Schlein e il Pd diviso

Una interessante analisi riportata da Libero in queste ore, ha mostrato come la figura di Elly Schlein sembri perdere sempre più importanza all’interno del Partito Democratico dove le differenze di vedute starebbero diventando sempre più chiare e profonde.

A conferma di questo – scrive Libero – “sei parlamentari di prima fila, Giorgio Gori, Lorenzo Guerini, Marianna Madia, Pina Picierno, Lia Quartapelle e Filippo Sensi, hanno scritto una lettera al quotidiano di casa, La Repubblica. Il destinatario però in realtà è Elly Schlein”.

All’interno di questa missiva, i volti del Pd avrebbero comunicato alla segretaria che “sul referendum dell’8 e 9 giugno in tema di lavoro, sono più d’accordo con Ignazio La Russa che con lei. Infatti i sei si asterranno dal votare tre quesiti su cinque, non perché si ritengono dei sabotatori della democrazia, come la Nazarena bolla chi non ritira la scheda, ma perché sono a favore del Jobs Act, la legge che i dem di Matteo Renzi votarono all’unanimità e quelli della nuova leader vogliono cancellare”.

La leadership a rischio

Tale posizione andrebbe anche a sottolineare come la Schlein e la sua voglia di cambiare il Pd non piaccia ai vecchi volti del partito, presenti da molto più tempo della segretaria. “Io prima non c’ero e mi hanno chiamato proprio per cambiare”, è sempre stata la “difesa” della Schlein.

Eppure – sottolinea ancora Libero – “il Pd, e i suoi parlamentari, esistono da prima di lei e non vogliono sparire per diventare gli attendenti dei grillini o le copie scolorite di Nicola Fratoianni. Perché vorrebbero che anche la loro sorte, come quella dell’Italia a cui alludono, passasse dal futuro e non dalla negazione del passato o dal ritorno del passato peggiore, incarnato da quello giallorosso oppure da quello delle grandi ammucchiate”.

Insomma, la posizione della leader del Pd sembra essere sempre più “a rischio” con possibili ribaltoni sempre nell’aria. 

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ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2025 9:32

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