In vista del Referendum dell’8 e del 9 giugno 2025, Elly Schlein sta spingendo per il voto e ha trovato nella Cei un “alleato”.
Si avvicina il tanto atteso Referendum dell’8 e 9 giugno 2025 dove gli italiani saranno chiamati al voto. Al netto della controversa posizione espressa dalla Premier Giorgia Meloni, le opposizioni spingono con forza l’Italia ad andare ad esprimere il proprio pensiero. In prima linea il segretario della CGIL, Maurizio Landini, ma anche la leader del Pd Elly Schlein che hanno trovato in queste ore una sorta di “alleato”: i vescovi della Cei.

Verso il Referendum: l’impegno di Schlein e Landini
Negli ultimi giorni, in piazza e in tv, è stato evidente l’impegno di Maurizio Landini, segretario della CGIL, ma anche di Elly Schlein, leader del Partito Democratico, in vista del prossimo Referendum dell’8 e del 9 giugno. I due stanno provando a sottolineare l’importanza di andare a votare, aldilà di cosa poi effettivamente si voterà e giudicherà. “Ci sono tutte le condizioni per raggiungere il quorum”, ha fatto sapere Landini anche nel suo ultimo intervento televisivo da Bianca Berlinguer su Rete 4. “L’Italia ci stupirà”, è stata l’ondata di fiducia della segretaria dem.
I vescovi della Cei invitano al voto
In questo senso, un alleato inatteso per il Referendum si è rivelata essere la Cei, ovvero la Conferenza episcopale italiana. L’assemblea dei vescovi ha espresso una posizione netta ripresa in queste ore anche dall’Ansa: “Non spetta a noi, né è opportuno, indicare come votare ma è nostro dovere morale, come pastori e come cittadini, esortare ciascuno a non sottrarsi all’appuntamento con la propria coscienza e con la comunità. L’astensione può diventare una forma di ‘impotenza deliberata’, un silenzio che svuota la democrazia”. Sono state queste le parole del vicepresidente della Cei, monsignor Francesco Savino, in una lettera dal titolo ‘Partecipare è custodire la democrazia’.