Shock: scimmia assassina mangia vivo bimbo strappato dalle braccia della madre

Shock: scimmia assassina mangia vivo bimbo strappato dalle braccia della madre

Orrore indescrivibile: una scimmia ha strappato un bambino dalle braccia della madre e l’ha ucciso portandolo nella foresta.

Una vicenda sconvolgente ha visto una scimmia protagonista di un raro attacco all’uomo ed in particolare ad una madre e al suo piccolo neonato, un bambino. I fatti, riportati anche da Reuters, arrivano dalla Guinea e nello specifico in una zona vicina alla riserva naturale dei Monti Nimba. Qui, appunto, si sarebbe verificata l’aggressione mortale da parte del primate.

Scimmia assassina: l’uccisione di un neonato in Guinea

L’orribile vicenda avvenuta in Guinea ha sconvolto davvero tutta la comunità locale. I fatti, come sottolineato anche da Reuters citato da altri media, sono avvenuti la scorsa settimana in una zona vicina alla riserva naturale dei Monti Nimba. Qui, una scimmia si sarebbe avvicinata ad una donna che aveva in braccio il suo figlioletto e, dopo averla morsa alle spalle, le ha strappato via il piccolo portandolo fino alla foresta. Successivamente il triste ritrovamento: il cadavere del neonato mutilato.

Drammatiche le parole della madre del piccolo che sempre a Reuters avrebbe spiegato come si trovasse a lavoro in un campo di manioca quando uno scimpanzé le è arrivato da dietro, l’ha morsa e le ha strappato via il bimbo trascinandolo appunto per diversi chilometri nella foresta.

L’animale era affamato

Al momento non è chiaro cosa abbia portato con certezza la scimmia a compiere tale aggressione ma secondo l’ecologista guineano Alidjiou Sylla, ascoltato sempre dall’agenzia Reuters, sarebbe la diminuzione delle scorte di cibo nella riserva ad aver spinto gli animali ad abbandonare l’area protetta spostandosi verso le zone più frequentate dagli umani. Come conseguenza, ecco l’aumento delle possibilità di un’aggressione.

Secondo l’esperto, dall’inizio dell’anno, il centro di ricerca pare aver registrato sei attacchi di scimpanzé agli esseri umani all’interno della riserva a conferma del cambio di abitudini dei primati dovute, forse, proprio alla necessità di cibarsi.

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