Scioccante rivelazione a Le Iene: “Sono sieropositiva”

Scioccante rivelazione a Le Iene: “Sono sieropositiva”

Elena Di Cioccio si racconta in un monologo nel programma televisivo, rivelando la sua sieropositività e la dipendenza da cocaina.

In un monologo davanti alle telecamere, Elena Di Cioccio ha rivelato a Le Iene di essere sieropositiva. Racconta di aver vissuto la malattia come un senso di colpa, nascondendola e iniziando a vivere una doppia vita. “Ora non mi vergogno più. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno”, dice.

Elena Di Cioccio

Il senso di colpa

L’attrice e conduttrice per raccontarsi sceglie proprio Le Iene, il programma in cui ha esordito davanti al grande pubblico in passato. “Ciao, sono Elena Di Cioccio, ho 48 anni e da 21 sono sieropositiva. Ho l’Hiv”, esordisce introducendo il suo monologo.

Era molto giovane quando le è stata diagnosticata la malattia. “All’inizio ho avuto paura di morire, poi di poter fare del male al prossimo. ‘E se contagi qualcuno?’, mi dicevo, ‘Non me lo perdonerei mai’. Non è mai successo, non ho mai contagiato nessuno e non sono morta”, racconta Elena.

E invece ad ucciderla in questi 21 anni è stata la vergogna che provava di sé stessa, “mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale”. L’attrice e conduttrice radio e tv, ha vissuto per molto tempo la sua malattia quasi come una colpa, come se fosse stata lei la causa di ciò che le era successo. “Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi”.

La scoperta della malattia

Elena Di Cioccio ha scoperto di essere sieropositiva l’11 febbraio 2002. “Era sconcertante perché all’epoca ero un’integralista, temevo le malattie a trasmissione sessuale e mi proteggevo. Avevo convinto anche il mio nuovo fidanzato a fare il test. Peccato che tra l’ultimo esito negativo e quel ragazzo qualcosa è andato storto”.

Per proteggersi, ha deciso di iniziare a vivere una doppia vita, una delle quali depressa e distruttiva. “Ma una vita a metà non è vita, e ho capito che ne sarei morta se non avessi fatto pace con quella parte di me. Io sono tante cose e sono anche la mia malattia”.

Di Ciocco racconta la libertà raggiunta dopo quei lunghi anni: adesso non si vergogna più. “Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto, però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico. L’ignoranza”, conclude.

Il libro di Elena Di Cioccio

Il 4 aprile 2023 uscirà il suo libro intitolato Cattivo Sangue. Qui Di Cioccio racconta la sua sieropositività, e anche la sua dipendenza dalla cocaina ormai superata. “La medicina ha fatto finire l’epoca dell’alone viola, della paura: per voi e per noi”.

Elena confessa che a causa della sua condizione ha dovuto accantonare per un periodo il desiderio di diventare mamma: “Oggi una donna sieropositiva negativizzata può rimanere incinta. Prima non era così: serviva un passaggio tecnico, pianificare. Fa male”.

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