Indetto un tanto contestato sciopero generale in Italia per la giornata di venerdì 3 ottobre 2025 per manifestare dopo i fatti legati a Gaza e alla Flotilla.
A seguito delle note vicende legate all’avanzata, non andata a buon fine, della Global Sumud Flotilla per Gaza, è stato indetto uno sciopero generale in Italia venerdì 3 ottobre 2025 con lo stop di treni, bus e scuole con conseguenti manifestazioni in tutto il territorio nazionale. Per le indicazioni precise, bisognerà capire la reale adesione di ogni comparto. I sindacati hanno comunque riferito che il fermo riguarda tutti i settori pubblici e privati.

Sciopero 3 ottobre 2025: i settori coinvolti
Nella giornata di oggi, venerdì 3 ottobre 2025, è stato indetto uno sciopero generale che riguarderà tutto il Paese. I settori coinvolti andranno dai trasporti locali con bus e metro ai treni, fino alla scuola e alla sanità. Da Milano a Roma, fino a Napoli e Palermo, tutto il territorio sarà caratterizzato dalle proteste annunciate dalla Cgil “in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza”.
Per il personale delle attività ferroviarie lo sciopero avrà inizio dalle ore 21.00 del 2 ottobre 2025 fino alle 21 del 3 ottobre. Stop di 24 ore nel rispetto delle fasce di garanzia, stabilite a livello locale, invece, per i mezzi pubblici. Dalle 00.01 alle 24, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 18 alle ore 21 del personale di volo delle compagnie aeree ad eccezione del personale comandato per i voli garantiti. Nella scuola, lezioni a rischio con possibile stop del personale docente e di quello Ata. Nella sanità da capire come si comporteranno i diretti interessati dal primo turno del 3 ottobre 2025 fino all’ultimo.
La situazione in Italia: manifestazioni live
Lo sciopero, nonostante il carattere illegittimo evidenziato dal Garante, sarà accompagnato da diversi cortei in tutto il Paese. A Roma, corteo in piazza Vittorio e arrivo in piazza dei Cinquecento, con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Situazione da monitorare anche a Milano e Napoli.
Le proteste, come detto, stanno andando in scena dopo lo stop della Flotilla per Gaza considerato dalla Cgil “un attacco all’ordine costituzionale che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. É grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.
Ore 14: Circa 200 persone hanno occupato la stazione centrale di Catania per manifestare in solidarietà con il popolo palestinese. Cento persone sono entrate nella stazione e hanno bloccato la circolazione dei treni.
Ore 13: A Cagliari circa 16mila persone stanno manifestando ma si attende un numero più elevato intorno ai 30mila.
Ore 12.40: A Milano secondo gli organizzatori si parla di almeno 100 mila persone, per la questura sono oltre 30 mila.
Ore 12: Oltre 60mila, secondo le stime delle forze dell’ordine, le persone scese in piazza a Roma in solidarietà della Global Sumud Flotilla.
Ore 11.45: Circa 20mila persone in centro a Palermo per manifestare.
Ore 14.50: Gli organizzatori dell’Usb alla manifestazione di Roma per lo sciopero generale hanno dichiarato: “Siamo meravigliosi. Siamo 300 mila“. A Bologna è stata chiusa l’A14.
Ore 15.25: Anche la governatrice della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha partecipato al corteo per Gaza a Cagliari dando solidarietà al popolo palestinese e alla Global Sumud Flotilla, ricordando l’urgenza di non restare in silenzio davanti alla morte di civili innocenti, tra cui tanti bambini: “Di fronte alla disumanità sotto gli occhi del mondo, serve coraggio per prendere posizione senza ambiguità. Siamo dalla parte della pace, della giustizia e dei diritti umani“, ha riferito.
Ore 15.39: Momenti di forte tensione sulla tangenziale est di Milano, dove centinaia di manifestanti hanno fronteggiato la Polizia, lanciando petardi e avanzando con pietre e bastoni. Alcuni indossavano tute nere e avevano il volto coperto. Scontri anche a Bologna, dove parte del corteo ha bloccato tangenziale e autostrada. Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni.
Ore 16.12: A Pisa, durante il corteo per lo sciopero generale promosso da Usb, Cub, Cobas e Cgil, dei manifestanti hanno raggiunto l’aeroporto Galileo Galilei, forzando lo sbarramento delle forze dell’ordine e provocando l’entrata in pista e nei piazzali dove si trovano i velivoli, provocando la sospensione temporanea di tutte le operazioni in aeroporto.
Ore 17.20: I manifestanti pro Palestina stanno lasciando la tangenziale est di Milano che resta al momento ancora chiusa al traffico. Presenti ancora diverse camionette della Polizia dopo i disordini rientrati solo con l’utilizzo degli idranti da parte delle forze dell’ordine. Altri manifestanti sono in giro in diversi punti della città.
Ore 18.27: A Bologna e sulla tangenziale est di Milano si canta “Bella Ciao”