Lo sciopero unitario dell’automotive ha portato 20mila persone in piazza a Roma. Schlein e Conte si uniscono alla protesta.
Lo sciopero unitario del settore automotive ha mobilitato migliaia di lavoratori a Roma, con la partecipazione di figure politiche di rilievo come Elly Schlein e Giuseppe Conte. La manifestazione, promossa dai sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, ha visto la partecipazione di circa 20.000 persone, secondo gli organizzatori, sotto lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto”.
Il corteo è partito da piazza Barberini, con destinazione piazza del Popolo, dove sono intervenuti i leader sindacali, tra cui Maurizio Landini della CGIL, Luigi Sbarra della CISL e Pierpaolo Bombardieri della UIL. Insieme a loro, erano presenti rappresentanti di sindacati europei e mondiali. I lavoratori sono scesi in piazza per chiedere la tutela dell’occupazione e un futuro più sicuro per l’industria automobilistica, in particolare per i siti produttivi di Stellantis in Italia.
Le dichiarazioni di Schlein e Conte
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sottolineato la “grande preoccupazione” per il futuro del settore automobilistico. Ha ricordato l’importanza di impegni concreti da parte del governo e delle aziende coinvolte, aggiungendo che le opposizioni hanno presentato una mozione unitaria per affrontare la questione in Parlamento. “Condividiamo le ragioni di questo sciopero unitario di lavoratori e lavoratrici e delle sigle sindacali. C’è molta preoccupazione sul futuro di un settore strategico come l’automotive,” ha detto Schlein. “Noi chiediamo degli impegni chiari e concreti, li chiediamo al governo e li chiediamo alle aziende.”
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha partecipato alla manifestazione insieme a Schlein, ribadendo l’urgenza di interventi a favore dei lavoratori del settore. “C’è bisogno di una risposta immediata per evitare il collasso dell’automotive in Italia,” ha dichiarato Conte.
L’appello di Landini al governo
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha espresso preoccupazione per la situazione dell’automotive in Italia, sottolineando il crollo della produzione: “Produciamo solo 300.000 auto all’anno, ma abbiamo la capacità per 1,5 milioni.” Landini ha esortato il governo a convocare un tavolo con Stellantis, le aziende della componentistica e i sindacati per definire un piano industriale. “In Italia stiamo producendo 300mila auto quando avremmo la capacità produttiva per 1,5 milioni di auto,” ha dichiarato. Ha sottolineato la necessità di investimenti per salvaguardare i posti di lavoro e garantire un futuro stabile al settore.
I sindacati chiedono una risposta anche dall’Unione Europea, data la natura strategica del settore automotive. “Non possiamo più aspettare,” ha concluso Landini, “il governo deve agire rapidamente.”