Sciopero generale: stop a scuola, sanità e trasporti. Chi si ferma e gli orari

Sciopero generale: stop a scuola, sanità e trasporti. Chi si ferma e gli orari

La protesta di 24 ore indetta dall’Unione Sindacale di Base coinvolge vari settori. I dettagli sullo sciopero di venerdì 13 dicembre 2024.

Nella giornata di venerdì 13 dicembre 2024 lo sciopero generale sarà protagonista in Italia. La protesta di 24 ore indetta dall’Unione Sindacale di Base (Usb) vede coinvolti vari settori pubblici e privati. A fermarsi per l’intera giornata sono anche i lavoratori del trasporto pubblico, dopo che ieri il Tar del Lazio ha sospeso l’ordinanza di precettazione firmata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Sciopero generale 13 dicembre 2024: i dettagli

Lo sciopero di venerdì 13 dicembre 2024 è nazionale e generale. Questo vale a dire che riguarda tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati. Dalla scuola alla sanità non ci sono ambiti esclusi. La durata prevista è di 24 ore.

A destare particolare attenzione è senza dubbio la possibilità di disagi nel settore dei trasporti. Gli orari cambiano di città in città mentre non ci sarà sciopero solo per il comparto aereo.

Per quanto concerne bus, tram e ferrovie, lo sciopero è di 24 ore ma rispetta le fasce protette che vengono definite e comunicate localmente. I treni regionali rispetteranno le fasce di garanzia, quelle di maggiore frequentazione. dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

Allo sciopero odierno, come detto, non prenderanno parte gli addetti del settore aereo, incluso il personale Technosky, che invece si fermeranno nella giornata di domenica 15 dicembre.

Sanità e scuola

Per quanto riguarda gli altri settori coinvolti dalla protesta, l’astensione dal lavoro proclamata da Usb per oggi tocca anche il personale della scuola – pubblica e privata – di ogni ordine e grado fatta eccezione del personale degli istituti di primo e secondo grado di Trento, Co.e.si e Asif di Pergine Valsugana.

Anche la sanità partecipa alla protesta con il sindacato autonomo che risulta essere molto critico a proposito dei fondi stanziati nella manovra del governo.

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