Sciopero medici e infermieri: il motivo della protesta. Oltre 1 milione di visite a rischio

Sciopero medici e infermieri: il motivo della protesta. Oltre 1 milione di visite a rischio

Martedì 5 dicembre 2023, lo sciopero medici e infermieri. Le ragioni della protesta e tutte le visite, gli esami e gli interventi a rischio.

Il tanto atteso sciopero medici e infermieri è arrivato. Nella giornata di martedì 5 dicembre 2023 al via la protesta dopo le decisioni del Governo Meloni. Tale situazione è stata decisa dai maggiori sindacati del personale ospedaliero, Anaao Assomed e Cimo. All’agitazione prende parte anche il sindacato degli infermieri Nursing Up.

Sciopero medici e infermieri: le ragioni

Lo sciopero previsto per la giornata di oggi, martedì 5 dicembre 2023, parte da una situazione di malcontento tra i medici. La situazione era via via in crescita da mesi a seguito della manovra di bilancio del governo che, con i tagli alle pensioni della categoria e di altri tre comparti che l’esecutivo ha deciso per risparmiare ben 21 miliardi di euro fino al 2043, ha generato appunto la protesta.

Nello specifico, i sindacati dei medici accusano la manovra di non salvaguardare il servizio sanitario nazionale. Mancherebbero, infatti, 30 mila medici ospedalieri, in particolare nel Pronto soccorso, 65 mila infermieri ed entro il 2025 andranno in pensione oltre 40 mila tra medici e altro personale.

Le conseguenze della protesta

Nell’ottica dello sciopero odierno potrebbero saltare 1,5 milioni di visite, esami e interventi. Infatti, alla protesta di oggi, oltre al personale medico, ha aderito anche il sindacato degli infermieri Nursing Up.

Ad ogni modo Verranno garantite le prestazioni d’urgenza, come il Pronto soccorso, il 118 e gli interventi per il parto.

A rischio, invece, tutti i servizi, compresi esami di laboratorio, interventi chirurgici, visite specialistiche stando a quanto affermato dall’Anaao Assomed.

Inoltre, dopo la giornata odierna, sarebbe previsto un nuovo sciopero della la sanità per lunedì 18 dicembre, questa volta proclamato dalle altre sigle della Intersindacale medica.

“Contiamo che il governo possa depositare i suoi emendamenti”, in relazione alla manovra, “entro questa settimana”. “il più importante è quello sulle pensioni dei medici”, ha precisato il ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani.

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