Il 18 ottobre 2024 Roma e Milano si fermano per lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici: dettagli e fasce orarie garantite.
Venerdì 18 ottobre 2024, l’Italia sarà teatro di uno sciopero nazionale che coinvolgerà i mezzi pubblici di Roma e Milano, causando enormi disagi. Le sigle sindacali Al Cobas e Si-Cobas hanno proclamato l’astensione dal lavoro in segno di protesta “contro ogni forma di limitazione del diritto di sciopero e per l’abolizione degli accordi sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro a partire da quello del 10.01.2014″, si legge nella nota dell’Atm (Azienda dei trasporti milanese) così come riporta TGCom24.
Sciopero nazionale mezzi pubblici: orari e città coinvolte
L’agitazione colpirà le principali linee di autobus, tram e metropolitane nelle due città, paralizzando di fatto il trasporto pubblico. Milano vedrà le sue linee coinvolte dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 fino al termine del servizio, mentre la funicolare Como-Brunate sarà sospesa dalle 8:30 alle 16:00 e dalle 19:30 fino alla fine delle corse.
Roma, invece, dovrà affrontare una mobilitazione nazionale di 24 ore, garantendo solo le fasce orarie dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00, come confermato dalla rete Atac e da altre aziende di trasporto pubblico locale.
Le motivazioni dietro la protesta
Uno dei temi centrali della mobilitazione riguarda gli stipendi. I lavoratori chiedono “l’abrogazione dei penalizzanti salari d’ingresso ai neoassunti, il salario minimo di 1600 euro netti mensili, forti aumenti salariali indicizzati all’inflazione reale”.
Spazio anche per la riduzione dell’orario lavorativo e la privatizzazione degli appalti. “Per un piano di investimenti e di assunzioni straordinari in tutti i settori di pubblica utilità a partire trasporto pubblico fino a sanità, scuola e servizi sociali in genere, che devono essere universali e gratuiti, nonché per la ripubblicizzazione delle aziende esercenti i servizi pubblici”, proseguono i dipendenti.
Il sindacato Al Cobas ha inoltre posto l’accento sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro: “contro le morti sul lavoro, per la sicurezza e la tutela della salute in tutti gli ambienti di lavoro, posto guida compreso, eliminando il rischio alla fonte; blocco delle spese militari, contro la guerra e l’invio di armi in tutti gli scenari di conflitto e la conversione di tali risorse nei servizi di pubblica utilità; contro le grandi opere speculative, per la tutela dell’ambiente e per un piano concreto di ricostruzione e messa in sicurezza del territorio”, termina il comunicato.