Pubblica amministrazione in sciopero il 9 dicembre
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pubblica amministrazione in sciopero il 9 dicembre: i servizi a rischio

Lavoro

La pubblica amministrazione in sciopero il 9 dicembre. I sindacati: “Mancano garanzie sul lavoro insicurezza e sui contratti”.

ROMA – Pubblica amministrazione in sciopero il 9 dicembre. Nonostante i tentativi da parte del premier Conte di evitare la protesta, i sindacati hanno deciso fermarsi per un giorno o per un turno di lavoro il secondo mercoledì di dicembre “con la garanzia dei servizi minimi essenziali previsti“.

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I servizi a rischio

Lo sciopero della pubblica amministrazione mette a rischio alcuni servizi come la scuola, gli uffici pubblici, i trasporti locali e il lavoro dei vigili urbani.

La nota dei sindacati

La decisione di incrociare le braccia è stata comunicata dai sindacati con una nota congiunta, riportata dall’Ansa: “Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp e Uil Pa, preso atto dell’esito del confronto tra Governo e la Confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, in mancanza delle necessarie risorse per lavorare in sicurezza, per avviare una vasta programmazione occupazionale e di stabilizzazione del precariato e per il finanziamento dei rinnovi, proclamano lo sciopero nazionale il 9 dicembre“.

La ministra Dadone sullo sciopero: “Non mi trovo d’accordo con questa scelta”

La decisione dello sciopero è stata duramente criticata dalla ministra Dadone. “Resto attonita rispetto al fatto che i sindacati lamentino una mancanza di risorse e facciano uno sciopero. Penso che lo sciopero si debba fare in situazioni tragiche, ma qua stiamo facendo uno stanziamento di risorse importante per i lavoratori“, le sue parole ai microfoni di Agorà.

Le richieste della pubblica amministrazione

Lo sciopero della pubblica amministrazione era stata anticipata dai sindacati mentre era in corso il Consiglio dei ministri sulla manovra: “Chiediamo di mettere a fuoco la grave emergenza occupazione nelle pubbliche amministrazioni. Così come siamo costretti a registrare che neanche sul fronte contrattuale il governo ha scelto di investire per rilanciare una riforma urgente e necessaria del sistema di classificazione e un grande piano di riqualificazione del personale. E non si investe sui i salari dei dipendenti che rimangono tra i più bassi d’Europa”, si legge in uno degli ultimi comunicati.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:14

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