Che scivolone per Giorgia Meloni sul tricolore italiano!

Che scivolone per Giorgia Meloni sul tricolore italiano!

Il senatore democratico Schumer chiede informazioni sulla bandiera italiana, ma la Meloni offre una risposta alquanto vaga.

E’ da poco terminato il viaggio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Stati Uniti d’America, dove ha incontrato anche il presidente Joe Biden. Diversi i temi discussi, tra cui il sostegno all’Ucraina, gli sviluppi in Nord Africa e un maggiore coordinamento transatlantico rispetto alla Cina. Ma ecco che improvvisamente la premier fa una gaffe sul Tricolore italiano che fa anche parte del simbolo di Fratelli d’Italia.

giorgia meloni, joe biden

La gaffe di Meloni sul Tricolore

Oltre al presidente Biden, durante il suo viaggio negli Stati Uniti Giorgia Meloni ha incontrato anche il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer e quello della minoranza repubblicana Mitch McConnell.

Durante le foto di rito con i principali senatori, il democratico Schumer ha chiesto alla presidente del Consiglio se i tre colori della bandiera italiana rappresentassero qualcosa. Tuttavia, la risposta della premier è stata piuttosto vaga: “Oh sì, sì, sì, è per qualcosa, sono molte cose”.

Eppure, per il governo italiano il Tricolore è un punto fondamentale. Proprio negli ultimi mesi è stata finanziata la sostituzione di 200 nuove bandiere e vessilli e di 100 “tendi bandiera in plexiglass”. Secondo i dati di Palazzo Chigi, il contratto è stato firmato il 21 aprile 2023 per una spesa finanziata di 29.343,60 euro. 

Il significato del Tricolore

“Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta ‘che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti'”, si legge sul sito del Quirinale.

Nel 1796, “l’Italia fu attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790″.

In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano proprio i colori bianco, rosso e verde. Il bianco e il rosso comparivano nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese.

“Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell’Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli nella propria bandiera”, si legge ancora sul sito del Quirinale.

Il Tricolore quindi rappresenta lo spirito di sacrificio e la capacità di donarsi al prossimo “dei nostri militari impegnati nelle missioni di pace, è la bandiera che i nostri diplomatici tengono alta nella difesa dell’interesse nazionale, sono i colori che i nostri connazionali all’estero hanno nel cuore e che mettono in ogni cosa che fanno”, si legge in una vecchia nota di Meloni.