Gli inquirenti potrebbero aver trovato nuovi indizi importanti per risalire al percorso seguito dai rapitori di Kata.
Potrebbe esserci una svolta nel caso di Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor di Firenze. Al vaglio degli inquirenti ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza che indicherebbero il percorso fatto dai sequestratori.
Le indagini sulla scomparsa di Kata
Secondo quanto riferisce il quotidiano Il Tirreno, sarebbero emersi nuovi elementi che sollevano l’ipotesi di una nuova pista. Gli investigatori starebbero percorrendo fotogramma dopo fotogramma, alla ricerca di dettagli essenziali capaci di indicare la giusta strada.
Non ci si allontana dall’ipotesi del sequestro di persona a scopo di estorsione. Ad oggi si ha la certezza che i rapinatori di Kata hanno pianificato tutto ben conoscendo la zona, agendo in modo da non lasciare tracce.
Tra le ultime informazioni emerse ci sarebbe stata, di recente, l’esistenza di un presunto passaggio segreto dove la bambina sarebbe stata portata via. Tuttavia, si trattava di supposizioni. Nonostante le diverse registrazioni ottenute dalle telecamere di videosorveglianza, non sono mai state trovate prove definitive fino ad oggi, per “inchiodare” gli autori del sequestro.
La nuova pista: com’è stata portata via?
Le indagini degli investigatori però potrebbero seguire una nuova pista per ricostruire il percorso seguito dal sequestratore che ha portato via la piccola Kata. Secondo le nuove ipotesi, il rapitore non sarebbe passato da un’uscita secondaria dell’ex hotel Astor, ma dal cortile del palazzo adiacente allo stabile.
La via di fuga sarebbe rappresentata da via Boccherini, una strada non coperta dalle telecamere, da dove la bambina sarebbe stata portata via passando dal cancello di quell’edificio.
Solo a questo punto sarebbe stata caricata su un furgone parcheggiato su quella strada, per poi far perdere ogni traccia di sé rapidamente.
