L’attore e cantante Lando Buzzanca è deceduto nella giornata di ieri. La compagna dell’uomo denuncia: ‘Morto a causa della legge 604’.
In seguito alla morte di Lando Buzzanca, attore e cantante italiano, la compagna ha lanciato un’accusa. L’attore è deceduto passando da un ospedale all’altro. Durante gli ultimi mesi di vita dell’uomo è nata una sorta di guerra familiare che da una parte vedeva il figlio Massimiliano e l’amministratore di sostegno, dall’altra la compagna e il medico Fulvio Tomaselli.
Ucciso dalla legge 604
Tommaselli è l’angiologo che aveva in cura l’uomo. “Lando Buzzanca è stato ammazzato dall’applicazione della legge 604, quella sull’amministratore di sostegno, voluta da chi gli era accanto. L’ho visto il 1 dicembre ed era migliorato, poi in 17 giorni di hospice è peggiorato”.
Sono queste le parole di Francesca Della Valle, la compagna di Buzzanca, che incolpa il sistema. L’attore è deceduto il 18 dicembre nell’Hospice del Gemelli Medical Center dove si trovava ricoverato da quasi due settimane.
In questa situazione Francesca Della Valle sostiene ancora la sua battaglia: “Tutto quello che ho fatto finora è nulla rispetto a quello farò: da oltre un anno e mezzo denuncio il fatto che avevano abbandonato Lando in una Rsa contro la sua volontà. A ciò si contrappongono menzogne e calunnie di chi vuole nascondere la verità”, dice.
Anche Tomaselli interviene: “Ora diamo spazio alla ipocrisia degli assenti e al lamento dei ‘colpevoli’. Lando è morto nel modo peggiore. E’ stato un omicidio bianco, silenzio e sordità istituzionale che sono complici e poi gli abusi dell’amministratore sostegno. I nostri giuristi si stanno muovendo: 15 giorni al Gemelli avevano determinato un miglioramento svanito in 17 giorni di hospice”.
Buzzanca è stato ricoverato nel 2021. Da diverse settimane l’attore si trovava ricoverato in clinica per la riabilitazione. La compagna e il figlio dell’uomo non erano in buoni rapporti, e si erano scontrati. Dopo essere stato ricoverato nel 2021 per 40 giorni, l’uomo era stato trasferito in una Rsa dove è rimasto per quasi 11 mesi. Poi, all’inizio di novembre, si è procurato una frattura al femore a causa di una caduta.
Il racconto del figlio
Il figlio Massimiliano ha raccontato: “Ancora non è reale. Il brutto è quello. Ma dai messaggi che mi stanno arrivando sto capendo che non è più qui. Negli ultimi due giorni sembrava non avesse più le forze. Ieri quasi si stava per alzare dal letto, come se mi volesse salutare, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava volesse dire qualcosa. Gli ho detto ‘papà stai fermo. Secondo te tra noi c’è bisogno di parlare?‘. Gli ho fatto una carezza e l’ho lasciato dormire”