Scontri a Beirut, cecchini sparano sui manifestanti: almeno sei i morti. La situazione continua ad essere molto critica.
BEIRUT (LIBANO) – Scontri a Beirut nella giornata di giovedì 14 ottobre 2021. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, la battaglia armata è nata durante la manifestazione organizzata da Hezbollah e Amal per chiedere la rimozione dall’indagine sull’esplosione del 4 agosto 2020 al porto della città del giudice Tarek Bitar.
Non è ancora chiaro cosa ha scatenato gli spari e lo scontro, ma si vive un clima di forte tensione in tutto il Paese ormai da tempo e si temono in futuro altri episodi simili.
Scontri a Beirut, il bilancio
Il bilancio, riportato dai media locali, è di almeno sei morti e diversi feriti, ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni visto che non si conoscono le condizioni delle persone coinvolte in questa sparatoria. Secondo le prime informazioni, i cecchini si sono schierati sul tetto e hanno iniziato a sparare sui manifestanti, proiettili che sono entrati anche nelle abitazioni.
Una situazione che sembra essere tornata alla normalità nelle ultime ore, ma si temono nuove proteste nei prossimi giorni e per questo motivo l’attenzione resta molto alta in tutto il Paese.
Situazione critica in Libano
In Libano una situazione molto critica. La crisi economica ormai ha messo in ginocchio il Paese e da tempo ci sono proteste da parte dei cittadini anche per chiedere le dimissioni del premier. Fino a questo momento, però, il primo ministro non ha fatto nessun passo indietro e per questo motivo non si escludono altre manifestazioni nei prossimi giorni.
Un quadro complicato che, come abbiamo visto, potrebbe portare a proteste violente. Le ultime hanno procurato diversi morti (almeno sei) e molti feriti. Ma il bilancio sembra essere destinato ad aumentare nei prossimi giorni se non in poche ore.