Colpi di mortaio nel Donbass, cresce la tensione: la Russia potrebbe trovare un pretesto per attaccare l’Ucraina.
La giornata del 17 febbraio è quella nella quale torna ad essere drammaticamente concreto il rischio della guerra in Ucraina: mentre si continua a lavorare sul piano della diplomazia, nella regione del Donbass, sacca dei separatisti russofili, la tensione è altissima. E il rischio è che proprio gli scontri nel Donbass possano creare il pretesto per legittimare un attacco da parte della Russia.
Le tensioni nel Donbass riportano alla ribalta il rischio di una guerra in Ucraina
Dalla sera del 16 febbraio Kiev e i separatisti hanno denunciato (presunti) attacchi. I separatisti del Donbass hanno fatto sapere di essere stati attaccati dall’esercito ucraino, che avrebbe colpito la zona con colpi di mortaio. L’esercito ucraino a sua volta ha comunicato che i ribelli hanno sparato colpi di mortaio nel territorio controllato dall’Ucraina.
Nella mattinata del 17 febbraio l’esercito ucraino ha reso noto che un colpo di mortaio esploso dai separatisti ha colpito un asilo. Il bilancio comunicato dalle autorità ucraine è di tre feriti.
Il pretesto per attaccare l’Ucraina
La regione del Donbass è una polveriera. Il timore dei Paesi Occidentali e della NATO è che proprio in questa situazione la Russia possa trovare un pretesto per attaccare l’Ucraina. L’esercito russo potrebbe raggiungere il Donbass e potrebbe avanzare verso il territorio controllato dall’Ucraina.
Stoltenberg: “La Russia ha le forze per lanciare un attacco senza preavviso”
Nella mattinata del 17 febbraio, nonostante Mosca abbia annunciato il ritiro delle forze al fronte, Stoltenberg ha comunicato che la Russia dispone di un numero tale di uomini e mezzi da poter lanciare un attacco senza alcun preavviso.